Yara, il trailer della docuserie con Bossetti: «Non vedevo l'ora di

Attesa finita. Da oggi 16 luglio su Netflix c'è la docuserie sul caso di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate uccisa nel 2010. Un caso che ha sconvolto l’opinione pubblica e cambiato per sempre un intero paese. «Il Caso Yara. Oltre ogni ragionevole dubbio» è il titolo della docuserie firmata da Gianluca Neri (produzione Quarantadue), su cinque puntate. Per la morte di Yara è stato condannato in via definitiva, Massimo Bossetti il carpentiere di Mapello (Bergamo) nato nel 1970 e arrestato il 16 giugno del 2014 (Corriere TV)

Ne parlano anche altri giornali

Esistono due modi per guardare "Il caso Yara: oltre il ragionevole dubbio", l'ultimo prodotto nel filone delle docu - serie per piattaforme tv o canali tematici - Netflix, in questo caso -... (Virgilio)

Allo spettatore viene lasciata tutta la libertà di formare la propria opinione personale su chi possa essere il vero assassino di Yara Gambirasio. La volontà di creare un mostro e la mancanza di indagini approfondite: questi i due elementi su cui spinge la docuserie disponibile su Netflix dal 16 luglio. (Fanpage.it)

Se piange a comando, come ammise di saper fare durante un interrogatorio subito dopo l’arresto, a giugno 2014, oppure se le lacrime sono spontanee. Tante, copiose, gli solcano il viso. Probabilmente il dubbio resterà a buona parte del pubblico dopo aver visto «Il Caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio», da martedì 16 luglio su Netflix: cinque puntate da una cinquantina di minuti ciascuna, docuserie prodotta da Quarantadue, sviluppata e diretta da Gianluca Neri (già autore di Sanpa), scritta insieme a Carlo Gabardini e Elena Grillone, con la collaborazione di Alessandro Casati, Cristina Gobbetti, Camilla Paternò. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

“Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio”: le lacrime e i tormenti dell’ergastolano Bossetti nella tesi innocentista della docuserie Netflix

Era il 26 novembre del 2010 quando la 13enne Yara Gambirasio scompare nel nulla. Il suo corpo verrà ritrovato il 26 febbraio 2011 e da quel giorno avrà inizio l’agonizzante ricerca del colpevole. Un caso difficile che è stato ricostruito nella serie in uscita oggi su Netflix: “Il caso Yara: Oltre ogni ragionevole dubbio“. (Internapoli)

Gabardini ed Elena Grillone che cerca di ricostruire la complessa vicenda dell’uccisione di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa il 26 novembre del 2010 a Brembate di Sopra, sulla strada che portava dalla palestra che frequentava alla sua abitazione, per il cui omicidio è stato condannato in primo grado, il 1° luglio 2016, in appello, il 12 ottobre 2018 ed infine in Cassazione, il 16 febbraio 2024, Massimo Bossetti, un muratore di Mapello individuato dopo un’indagine lunga e complessa, che ha costituito un primato nel nostro paese per le modalità con cui si è svolta. (BadTaste.it TV)

E questa è innocentista: lo si sa dal battage, lo si immagina fin da quando è comparso nel trailer Massimo Giuseppe Bossetti, lo si appura puntata dopo puntata. (La Repubblica)