Processo per la morte di Regeni, il racconto di un testimone: "Era bendato e sfinito dalle torture"
Il racconto di un ex detenuto palestinese in un videodocumentario tramesso da Al Jazeera e mostrato oggi nel corso dell'udienza del processo davanti alla Prima Corte di Assise di Roma che vede imputati quattro 007 egiziani (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
«Giulio Regeni era ammanettato con le mani dietro la schiena, con gli occhi bendati. L'ho rivisto che usciva dall'interrogatorio, sfinito dalla tortura. Era tra due carcerieri che lo portavano a spalla. (L'Unione Sarda.it)
“Giulio era ammanettato … È il racconto dell’orrore di un ex detenuto palestinese, proiettato ieri in un documentario davanti ai giudici della Corte d’Assise di Roma nel processo ai quattro 007 egiziani accusati di aver sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni, il ricercatore trovato cadavere a gennaio 2016 al Cairo. (Il Fatto Quotidiano)
Un palestinese lo ha affermato in un video inserito in un documentario in onda su Al Jazeera e proiettato in aula durante l'udienza. A parlare è stata anche la sorella del ricercatore, Irene: «Era un ragazzo normalissimo, un esempio per me». (Lettera43)
Durante il processo per la morte di Giulio Regeni è emersa una nuova testimonianza trasmessa in aula attraverso un documentario di Al Jazeera. (Il Giornale d'Italia)
Parla attraverso una video intervista, realizzata dall’emittente qatariota Al Jazeera, il testimone oculare delle torture inflitte a Giulio Regeni dalla National Security egiziana tra il 25 gennaio e il 3 febbraio 2016, giorno in cui il suo cadavere venne ritrovato lungo l’autostrada tra il Cairo e Alessandria. (il manifesto)
«Era ammanettato con le mani dietro la schiena e gli occhi bendati. L’ho rivisto che usciva dall’interrogatorio, sfinito dalla tortura. Era tra due carcerieri che lo portavano a spalla verso le celle». (Open)