Stellantis: negli USA crollo mortale delle vendite nel terzo trimestre 2024?

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ClubAlfa.it ECONOMIA

Stellantis ha registrato un forte calo delle vendite negli Stati Uniti nel terzo trimestre del 2024. Il gruppo automobilistico ha segnalato vendite totali di 305.294 veicoli nel terzo trimestre del 2024. Nel complesso, le vendite totali negli Stati Uniti nel terzo trimestre del 2024 sono diminuite del 20% anno su anno. La quota di mercato totale è aumentata mese su mese durante il terzo trimestre dal 7,2% di luglio all’8% di settembre, mentre l’inventario è stato ridotto di 50.000 unità (-11,6%). (ClubAlfa.it)

La notizia riportata su altri media

Basta infatti dare una rapida occhiata ai risultati inanellati nel corso dell’ultimo semestre, per capire meglio lo smottamento in atto. Se nel corso dell’ultima seduta settimanale le sue azioni hanno recuperato l’1,75%, si può tranquillamente affermare che siamo in presenza della classica eccezione ad una regola consolidata. (ClubAlfa.it)

Negli ultimi mesi il mercato automobilistico è cambiato e continuerà a cambiare nel corso dei prossimi anni. L’Unione Europea ha deciso che è il momenti di puntare in maniera esclusiva su quelli che sono i motori elettrici, lasciando da parte quelli termici che, fino ad oggi ci hanno fatto compagnia. (f1world.it)

Proseguono le revisioni dei target price sul titolo dagli analisti, dopo le nuove indicazioni del management sulle stime per il 2024. Alle ore 11.48 il titolo lasciava sul terreno il 4,29% a 11,876 euro, dopo aver oscillato tra un minimo intraday di 11,804 euro e un massimo di 12,312 euro. (SoldiOnline.it)

Il calo delle vendite generalizzato in tutte le principali aree geografiche si ripercuote sulle fabbriche e i tagli alla produzione creano problemi economici ed anche sociali. Le difficoltà del momento preoccupano assai. (ilmessaggero.it)

La revisione al ribasso improvvisa della stima del free cash flow del 2024 a -10 miliardi, rispetto alla sua capitalizzazione di mercato (45 miliardi), è stata brutale, secondo AlphaValue, che individua 12 azioni (una è italiana) candidate a una ristrutturazione del loro bilancio e 16 potenzialmente a rischio su cui riflettere (Milano Finanza)

Questa revisione, causata da difficoltà operative in Nord America e da un mercato globale sempre più competitivo, ha provocato un tonfo del titolo in borsa di oltre il 10%, toccando il minimo storico dal 2022. (Primonumero)