Missili Usa in Germania, il Cremlino minaccia: “Le capitali europee diventano bersagli”

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MOSCA – Lo schieramento di missili statunitensi a lungo raggio in Germania concordato da Washington e Berlino questa settimana a margine del vertice Nato inizierà soltanto nel 2026, ma la retorica moscovita si è già infiammata. «È una situazione paradossale. L’Europa è un bersaglio per i nostri missili, il nostro Paese è un bersaglio per i missili americani in Europa. Ci siamo già passati, ci sia… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Lo formula sul canale Rossiya1 l’anchorman Evgheny Popov, minacciando attacchi missilistici Iskander sulle capitali europee, e mentre dice «bastano tre missili e questa civiltà croller… (La Stampa)

Dopo aver denunciato «un ritorno alla guerra fredda» ed aver promesso una «risposta militare», il Cremlino ha avvertito che l'iniziativa americana autorizza la Russia a designare come «potenziali» obiettivi di ritorsione le «capitali» del Vecchio Continente. (ilmessaggero.it)

Rispondendo alle domande dei giornalisti a un giorno dalla chiusura del vertice Nato di Washington, Peskov ha sottolineato che Mosca risponderà «certamente» alla mossa annunciata dagli Usa. (il manifesto)

Mosca: "Con missili Usa in Europa capitali Ue potenziali vittime"

E i potenziali obiettivi sarebbero le capitali europee. Dmitry Peskov, in un'intervista alla tv russa, ha parlato di una situazione "paradossale" riferendosi ai piani di dispiegamento di missili a lungo raggio americani in Germania: "Gli Stati Uniti hanno schierato una varietà di missili di diversa gittata in Europa, che sono tradizionalmente puntati sul nostro paese. (Tuttosport)

La guerra in Ucraina ha rappresentato uno spartiacque in questo senso e le notizie che sono arrivate tra mercoledì e giovedì scorso dal vertice dell'Alleanza Atlantica, a Washington, alimentano un clima plumbeo. (Il Dubbio)

La Russia ha capacità sufficienti per rispondere al dispiegamento di missili a lungo raggio statunitensi in Europa, ma le potenziali vittime in questo caso saranno le capitali europee. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Tass. (LAPRESSE)