Ad Art Basel c'è una fiera d'arte digitale

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La regina delle fiere d’arte – Art Basel – ha aperto ieri e tutto il mondo dell’arte sembra essere lì. Tra i grandi colossi internazionali, come White Cube e Pace Gallery, non mancano gli italiani, MASSIMO DE CARLO ovviamente, ma anche Galleria Continua, Massimo Minini, Cardi e Raffaella Cortese, tra gli altri. Insomma, Basilea diventa sempre il centro nevralgico a giugno, ma non solo per la fiera regina. (Collater.al Magazine)

Su altre fonti

Dopo le prime vendite milionarie della preview (che vi raccontavamo nel nostro report d’apertura), si tirano le somme della fiera regina, senza limiti tra sezione principale, Unlimited con le sue opere fuori scala, gli stand curati di Features, i solo show di giovani artisti di Statements e l’arte pubblica Parcours. (ExibArt)

“Le impressioni iniziali sono molto positive” ha commentato Raffaella Cortese , “abbiamo avuto un avvio entusiasmante, con vendite soddisfacenti e un flusso costante di collezionisti con la gioia di acquisire. (Il Sole 24 ORE)

Il caveau ha aperto le porte da tre giorni, ma qui parliamo di quello della fiera di Art Basel, con le principali gallerie del mondo (in totale 285 da 40 Paesi) a contendersi i collezionisti che, a loro volta, si contendono le opere su piazza. (Sette del Corriere della Sera)

La Messeplatz ha ospitato Honoring Wheatfield – A Confrontation (2024) di Agnes Denes, in riferimento all’iconica opera di land art dell’artista degli anni ’80. Lo spettacolo ha attirato una partecipazione complessiva di 91.000 persone durante le sue giornate VIP e pubbliche. (ArtsLife)

A cura di Alessandro Riva e Paola Martino (Artuu)

Gli instabili scenari geo-politici ed economici, la concorrenza con la sorella parigina che a ottobre arriverà nella nuova sede del Grand Palais, l’influsso e l’interazione con la Biennale di Venezia in corso. (Artribune)