Ad Art Basel c'è una fiera d'arte digitale

La regina delle fiere d’arte – Art Basel – ha aperto ieri e tutto il mondo dell’arte sembra essere lì. Tra i grandi colossi internazionali, come White Cube e Pace Gallery, non mancano gli italiani, MASSIMO DE CARLO ovviamente, ma anche Galleria Continua, Massimo Minini, Cardi e Raffaella Cortese, tra gli altri. Insomma, Basilea diventa sempre il centro nevralgico a giugno, ma non solo per la fiera regina. (Collater.al Magazine)

Su altre fonti

Dopo le prime vendite milionarie della preview (che vi raccontavamo nel nostro report d’apertura), si tirano le somme della fiera regina, senza limiti tra sezione principale, Unlimited con le sue opere fuori scala, gli stand curati di Features, i solo show di giovani artisti di Statements e l’arte pubblica Parcours. (ExibArt)

Gli instabili scenari geo-politici ed economici, la concorrenza con la sorella parigina che a ottobre arriverà nella nuova sede del Grand Palais, l’influsso e l’interazione con la Biennale di Venezia in corso. (Artribune)

Nonostante i timori di un mercato dell’arte rallentato, i primi giorni di Art Basel a Basilea hanno soddisfatto i galleristi, che hanno registrato numerose vendite. In questi giorni successivi più calmi, portiamo avanti trattative e possibilità museali per i nostri artisti”. (Il Sole 24 ORE)

La Messeplatz ha ospitato Honoring Wheatfield – A Confrontation (2024) di Agnes Denes, in riferimento all’iconica opera di land art dell’artista degli anni ’80. L’edizione 2024 di Art Basel si è chiusa domenica 16 giugno, dopo una settimana di forti vendite in tutti i settori del mercato. (ArtsLife)

Se Art Basel può a buon diritto dirsi il tempio del mercato dell’arte europeo, Unlimited potremmo dire che ne è l’architrave, la sua parte più spettacolare e macroscopica, quella che nessuno può permettersi di mancare. (Artuu)

Fonte: 123RF Il centro storico di Basilea (SiViaggia)