Le incredibili giravolte dem (e dei loro media)

Le incredibili giravolte dem (e dei loro media)
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
L'Opinione delle Libertà ESTERI

Se non fosse tutto vero, penseremmo ad uno scherzo. Da diverse ore assistiamo ad un incredibile gioco del destino: la beatificazione in vita di Kamala Harris. Colei che per anni e per sua stessa ammissione veniva “ghettizzata” dal presidente Joe Biden e dal suo staff, la vicepresidente quasi per caso (in realtà per mero opportunismo, ne parlerò più avanti) tenuta in disparte e considerata per lo più una ingombrante zavorra, la numero due di un uomo che lei stessa quattro anni fa aveva accusato di razzismo è oggi dipinta come la donna in grado di salvare gli Stati Uniti dalle grinfie di quel “bifolco pregiudicato” (copyright Nancy Pelosi, of course) di Donald Trump (L'Opinione delle Libertà)

Su altre fonti

Kamala Harris, infatti, riassume in sé, con la propria biografia, due filoni di lotta nella storia americana, quello dei black ma soprattutto quello delle donne. Ma la storia ci insegna che se l'elettorato americano è stato pronto (Inside Over)

Se è vero che, in Svizzera, il ruolo di presidente è un incarico più che altro onorifico – ricoperto a rotazione ogni anno da un membro del governo –, è altrettanto vero che la Confederazione, rispetto all'America, è decisamente più avanti. (Corriere del Ticino)

Le Brigate Kamala, centro di comando sulla collina di Hollywood (tra i graduati più attivi ieri si sono segnalati George Clooney e Beyoncé) e cellule sparse in tutto il bel mondo occidentale, giù giù fino alle redazioni italiche, sono alacremente all’opera. (Liberoquotidiano.it)

Lo spin doctor di Obama: "Speranza e positività contro le urla del tycoon, così Harris può vincere"

Ed è anche il tema (a proposito di America) della più celebre e forse affascinante delle “Lezioni americane” di Italo Calvino: il contrasto fra un mondo di pietra e la levità della luce lunare. Si tratta di una contrapposizione estrema, quasi manichea, fra peso e leggerezza: il primo incarnato da Trump, la seconda da Harris. (La Stampa)

"Kamala Harris è la vice di Joe, donna e di colore, nessuno può scalzarla nel caso di una rinuncia alla candidatura di un acciaccatissimo Biden. (L'HuffPost)

La mossa di Biden ha riaperto la partita delle presidenziali? Che effetto avrà sul partito? Unirlo, galvanizarlo, dividerlo. – Alec Ross, lei ha collaborato con Barack Obama e Hillary Clinton, quindi conosce bene i democratici. (QUOTIDIANO NAZIONALE)