Conte non firma per il referendum: la sinistra si spacca anche sulla cittadinanza agli stranieri
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Da diverse ore la sinistra, nelle sue varie declinazioni, è in festa: parlamentari, cantanti, attori e influencer hanno stappato lo spumante per brindare alla raccolta firme online per il referendum sulla cittadinanza. Il traguardo delle 500mila sottoscrizioni è stato raggiunto, ma c'è un dato politico che non può passare inosservato: le opposizioni sono riuscite nell'impresa di spaccarsi anche su questo tema. (il Giornale)
Ne parlano anche altri media
È del tutto legittimo l’entusiasmo dei promotori del referendum sulla cittadinanza per aver superato, in così poco tempo, le 500 mila firme necessarie per la celebrazione della consultazione. Ed anche se per sicurezza - la lunga storia dei referendum insegna - occorrerà raccoglierne ancora, con il ritmo sostenuto delle firme digitali non ci sono dubbi sul fatto che l’obiettivo sarà raggiunto. (La Stampa)
Referendum, prof Celotto: "Firme con Spid come il doping. Serve riforma" 25 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Il diritto di cittadinanza, e non soltanto quello, taglia in due gli schieramenti. E cioè, la cittadinanza per chi abbia studiato in Italia per almeno dieci anni. (Corriere della Sera)
Il sistema digitale, utilizzato per la prima volta con successo dai promotori del referendum per dimezzare i tempi della cittadinanza agli stranieri residenti, è certamente più pratico e semplice di prima, quando le 500 mila firme andavano apposte davanti a un notaio, un cancelliere o un segretario comunale. (Corriere della Sera)
Settantadue ore che hanno registrato una corposa mobilitazione di volti noti della cultura, della musica, dello sport e della politica: da Alessandro Barbero a Roberto Saviano, da Zerocalcare a Matteo Garrone, e poi Ghali, Malika Ayane, Julio Velasco e tanti altri. (l'Adige)
Trascinato dalle regioni del Nord, e da una schiera di testimonial come Julio Velasco, Roberto Saviano, Elena Cecchettin e Zerocalcare, il referendum che punta a dimezzare da 10 a 5 anni gli anni di residenza legale continuativa in Italia per il riconoscimento della cittadinanza agli stranieri, in 72 ore ha raggiunto le 500mila firme necessarie al deposito in Cassazione. (Corriere della Sera)