«Da noi troppi migranti». E Giorgia Meloni vola a Tripoli per rassicurare i libici

Un blitz di poche ore. E l’intervento in pubblico è un lampo: sette minuti. Giorgia Meloni torna in Libia a due mesi dall’ultima visita. Ieri la premier italiana è volata a Tripoli insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Ha preso parte, accolta dal premier Dbeibeh, al Forum Trans-mediterraneo sulle migrazioni. Occasione utile a sciorinare l’agenda della destra al governo su un dossier sensibilissimo. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Nel mentre che il nostro Premier, insieme al Ministro Piantedosi, si trovavano in Libia per partecipare al Trans-Mediterranean Migration Forum, cercando di trovare un accordo in grado di limitare le migrazioni verso il nostro Paese, l'ennesimo dai tempi del duo Berlusconi - Gheddafi, i ragazzi della Sea-Watch International hanno diramato un comunicato stampa non esattamente pacifico. (Il Giornale d'Italia)

Tripoli, Giorgia Meloni: "I migranti illegali sono nemici di quelli legali" (La Stampa)

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto oggi a Tripoli al Trans Mediterranean Forum. «Il formato adottato dal Forum - ha dichiarato Piantedosi - che riunisce i Paesi dell’area Mediterranea, i Paesi dell’Africa Subsahariana, la Commissione europea e le organizzazioni internazionali, è pienamente in linea con il metodo di lavoro che l’Italia ha adottato a partire dall’insediamento del Governo Meloni nel 2022, come dimostrano la Conferenza di Roma del luglio 2023 e il lancio del Piano Mattei». (Ministero dell'Interno)

Libia: un forum sulle migrazioni a Tripoli, con la Meloni

Sea Watch insulta e attacca il governo italiano e la sinistra tace. Diventa un caso politico il clamoroso tweet della Ong pro migranti su X: "I politici del governo italiano Meloni e Piantedosi sono oggi in Libia per lavorare con il primo ministro della Libia occidentale Dabaiba sulla loro politica migratoria distopica. (Liberoquotidiano.it)

Ma ogni crisi è un’opportunità. “Sull’energia stiamo affrontando parecchie crisi. (ilmessaggero.it)

La stessa – accolta dal primo ministro libico Abdel Hamid Dbeibah e accompagnata dal ministro degli Interni Matteo Piantedosi – ha sostenuto che Roma, negli ultimi due anni, ha lavorato a livello bilaterale e multilaterale per affrontare questo dossier: «C’è un grande lavoro nel Mediterraneo con i partner, ma non si può risolvere questo problema senza considerare i Paesi di origine, né si possono respingere persone costrette a migrare. (Rivista Africa)