Tassi Bce: mercati alzano la posta in gioco. Ecco le (potenziali) date dei prossimi tagli

Un ciclo di tagli ai tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (Bce) più profondo del previsto, che potrebbe cominciare già dal prossimo meeting del 17 ottobre, appare concretizzarsi nelle aspettative di molti osservatori. I mercati hanno iniziato ad alzare la posta in gioco, aumentando le scommesse sui tagli previsti dalla Bce. Ad andare in questa direzione anche gli analisti della banca giapponese Nomura e quelli di Bank of America che hanno rivisto in senso più espansivo le previsioni sull’itinerario che verrà seguito dell’istituto guidato da Christine Lagarde (Finanzaonline)

Su altri giornali

La politica “e i nazionalismi” dovrebbero restare fuori dalla partita Unicredit-Commerzbank, su cui François Villeroy de Galhau invita ad aspettare il verdetto della Vigilanza europea e a riflettere sul possibile risultato dell’operazione. (la Repubblica)

E peggiorata con la guerra in Ucraina per il rincaro dei costi energetici con la fine della fornitura di gas a basso prezz… Dopo più di tre anni, l’inflazione della zona Euro è tornata sotto il 2%. (la Repubblica)

Il principale input dietro al taglio dei tassi sono le proiezioni per l'inflazione complessiva, le quali indicano un progressivo calo dal 2,5% di quest’anno al 2,2% per il prossimo e all'1,9% per il 2026. (Fondionline.it)

Bce, Villeroy: il 17 ottobre "molto probabile" nuovo taglio tassi

Inflazione nell’Eurozona sotto il 2%, si avvicina il taglio dei tassi 03 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

La risposta è no, come più volte ribadito su queste pagine, perché, al di là della narrazione da parte dei vertici della banca centrale e di buona parte dei media, l’inflazione non è un mero aumento generalizzato dei prezzi ma una perdita di valore della valuta dovuta a un eccesso di offerta rispetto alla domanda, cosa che in Euro-zona non è mai avvenuto. (In Terris)

Adesso dobbiamo stare attenti al rischio opposto, a non mancare il nostro obiettivo a fronte di una crescita debole e una politica monetaria troppo a lungo restrittiva". (Tiscali Notizie)