Spaccature e incomprensioni: così Belloni si è dimessa dai servizi segreti

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Corriere Roma INTERNO

Il caso di Cecilia Sala è stata forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dal primo istante dell’arresto della nostra connazionale, Elisabetta Belloni — da due anni e mezzo a capo del Dis, la struttura di coordinamento dei nostri servizi segreti — è stata tenuta fuori dal dossier, accentrato su Palazzo Chigi e gestito in prima battuta dall’Aise di Gianni Caravelli. La conferma della lettera di dimissioni da parte di Belloni, ieri mattina, lettera che porta la data del 15 gennaio come ultimo giorno di servizio, e che è stata consegnata sia a Giorgia Meloni che ad Alfredo Mantovano, prima di Natale, quattro giorni dopo l’arresto della giornalista italiana da parte dei pasdaran del regime di Teheran, rivela che non tutto è andato per il verso giusto. (Corriere Roma)

Su altre testate

Quella della sostituzione di Elisabetta Belloni alla guida del Dipartimento delle informazioni sulla sicurezza è una partita meno scontata di quanto possa sembrare per Giorgia Meloni. Prova ne sia che da quando la quasi ex capa dei servizi segreti (se ne andrà il 15 gennaio) ha annunciato il suo addio, il 23 dicembre, ancora non è stata trovata una soluzione per rimpiazzarla. (il manifesto)

Il motivo per il quale avrebbe fatto le valigie con cinque mesi di anticipo rispetto alla scadenza, dice il Corriere della Sera, è che sarebbe stata tenuta fuori dal caso di Cecilia Sala, vicenda gestita dal Dipartimento dei Servizi Segreti esteri e non dal DIS, che è il coordinamento dei servizi segreti. (Nicola Porro)

"Sulla liberazione di Cecilia Sala grande lavoro dei nostri servizi segreti, tra u migliori al mondo. Cosi' all'Ansa Michela Ponzani, storica dell'Universita' di Roma Tor Vergata. (Tiscali Notizie)

Corsa delicata per il dopo Belloni, ora il favorito è il prefetto Rizzi

La premier Giorgia Meloni ieri mattina ha incontrato Elisabetta Belloni. Meglio occhi negli occhi, intorno a un tavolo. (Corriere Roma)

Dovrebbe tenersi giovedì 9 gennaio alle 18 – a quanto si apprende da fonti di governo – la prima riunione del Consiglio dei ministri del 2025. Sul tavolo è attesa la già annunciata nomina di Fabrizio Curcio quale nuovo commissario alla ricostruzione a seguito delle alluvioni che hanno colpito Emilia-Romagna, Toscana e Marche. (LAPRESSE)

Giovedì, al primo Consiglio dei ministri del nuovo anno, Giorgia Meloni potrebbe mettere sul tavolo il nome del successore di Elisabetta Belloni alla guida del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che coordina le due agenzie dei servizi segreti, interna e estera (Aisi e Aise). (La Stampa)