Emis Killa e l'inchiesta sugli ultras di Inter e Milan: perquisita la casa del rapper, i legami con Luca Lucci

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Anche il nome di Emiliano Rudolf Giambelli, in arte Emis Killa, compare nelle carte dell’inchiesta sugli ultras delle curve di Milan e Inter. Il rapper milanese 34enne non risulta indagato, ma la sua abitazione sarebbe stata perquisita, perché in “rapporti” con il capo degli ultras rossoneri della Curva sud, Luca Lucci. I rapporti di Emis Killa con Lucci Le relazioni di Luca Lucci Le indagini sugli sugli ultras di Inter e Milan I rapporti di Emis Killa con Lucci Come emerso dagli atti riportati da Ansa, sul maxi blitz che ha condotto all’arresto di 19 persone nell’indagine sui vertici del tifo organizzato nelle curve milanesi, la casa del 34enne sarebbe stata infatti oggetto di perquisizione “presso terzi”. (Virgilio Notizie)

Ne parlano anche altri media

Milan, Inter e gli ultras: cosa è successo e cosa non doveva succedere Ventidue volte. Il nome di Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, viene ripetuto 22 volte nella lunghissima ordinanza (568 pagine) con cui il giudice per le indagini preliminari, Domenico Santoro, chiede misure cautelari per 21 indagati (20 in carcere e una richiesta di arresti domiciliari). (Start Magazine)

Continuano senza sosta le indagini della Procura di Milano, che ha messo nel mirino potenziali attività illecite all'interno dei principali gruppi del tifo organizzato nelle curve di Inter e Milan. E tra le personalità coinvolte spunta adesso in una situazione scomoda il nome di Javier Zanetti, vicepresidente nerazzurro. (TUTTO mercato WEB)

Spuntano anche i nomi dei fratelli Aldo e Mauro Russo, uno cognato di Paolo Maldini e l'altro socio in affari dello stesso capitano del Milan e di Christian Vieri, nell'elenco delle persone perquisite ieri durante il blitz contro i capi ultrà di Inter e Milan. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Come riportato da Calcio e Finanza il resoconto da parte dei pm Paolo S (TUTTO mercato WEB)

Le notizie delle ultime ore sulle indagini che riguardano i rapporti tra alcune frange delle tifoserie di Inter e Milan e esponenti delle relative società ci confermano che in questo Paese la corruzione, la collusione, il malaffare sono talmente radicati nel contesto sociale che facciamo fatica – basti pensare agli scandali nella Chiesa cattolica – a trovare “settori o ambienti” socialmente responsabili. (Il Fatto Quotidiano)

Lo scrivono i pm di Milano Paolo Storari e Sara Ombra nella richiesta di custodia cautelare per gli ultrà arrestati ieri. Per il club nerazzurro, cosi come per il Milan, entrambi non indagati, come chiarito ieri, è stato aperto – spiegano gli inquirenti - un «procedimento di prevenzione», senza richieste di amministrazione giudiziaria, ma con un contraddittorio coi legali delle società. (L'Unione Sarda.it)