Juve, esonero Motta: spogliatoio spaccato, triennale a Mancini
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La Juventus si trova nel mezzo di una tempesta che rischia di travolgere non solo la stagione, ma l’intero progetto sportivo avviato con ambizione e investimenti significativi. Thiago Motta, il tecnico italo-brasiliano chiamato a guidare la squadra verso una nuova era, è ormai sull’orlo dell’esonero. Le prestazioni deludenti, culminate in una serie di eliminazioni premature dalla Supercoppa Italiana, dalla Champions League e dalla Coppa Italia, hanno messo in luce crepe profonde non solo nel rendimento in campo, ma anche nello spogliatoio, dove sembra essersi creato un clima di tensione.
Nonostante i tre giorni di riposo concessi alla squadra dopo l’ultima delusione, i vertici della società non hanno smesso di lavorare. I cellulari dei dirigenti, come riportano fonti vicine all’ambiente, non hanno mai smesso di squillare, mentre si discute della strategia da adottare per salvare il salvabile. L’obiettivo minimo, ormai chiaro a tutti, è il quarto posto in campionato, fondamentale per garantirsi l’accesso alla prossima Champions League e ai suoi ingenti bonus economici, stimati in almeno 65 milioni di euro. Una cifra che, in caso di mancata qualificazione, rappresenterebbe un colpo durissimo per le casse del club.
La situazione è talmente incandescente che, secondo quanto riportato dai principali quotidiani sportivi, la Juventus starebbe valutando l’esonero di Motta già durante la pausa per le partite delle nazionali. Tra i nomi che circolano per sostituirlo, spicca quello di Roberto Mancini, ex ct della Nazionale italiana e recentemente alla guida dell’Arabia Saudita, con cui ha chiuso il rapporto. Mancini, che potrebbe essere offerto di un contratto triennale, non è l’unica opzione: anche Igor Tudor, ex allenatore della Lazio e del Verona, è stato inserito nella lista dei possibili successori.
Il clima interno, però, non è l’unico problema. Le prestazioni della squadra, che nelle ultime partite ha mostrato segni di fragilità sia in difesa che in attacco, hanno alimentato le critiche verso Motta e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, accusati di non aver saputo costruire un progetto solido. Le sconfitte contro Atalanta e Fiorentina, seguite da un’altra delusione in casa dell’Empoli, hanno fatto esplodere il malcontento tra i tifosi, mentre la dirigenza sembra aver perso la pazienza.
Il prossimo match contro il Genoa, alla ripresa del campionato, potrebbe essere decisivo per le sorti di Motta. Un ulteriore flop, infatti, potrebbe costargli il posto. Intanto, i giornali non esitano a definire la situazione come “incandescente”, sottolineando come la Juventus si trovi a un bivio: continuare a credere nel progetto attuale o voltare pagina, affidandosi a un nuovo tecnico in grado di rilanciare una squadra che, nonostante i talenti in rosa, fatica a trovare un’identità.