La scrittrice Edith Bruck: “Le accuse a Liliana Segre? Aggressioni vergognose come sotto il fascismo”

– Prima il cartello con l’accusa d’essere un’agente sionista, poi in risposta il murale spuntato a Milano in cui Liliana Segre è ritratta con la divisa dei prigionieri di Auschwitz e, sopra, un giubbotto antiproiettile con la stella gialla degli ebrei bene in vista. La senatrice a vita è nel mirino e Edith Bruck, quasi coetanea di Segre, 93 anni contro 94, reduce anche lei dai campi di sterminio, non si dà pace. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La procura si appresta ad aprire un fascicolo con l’ipotesi di reato di “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa”. (CremonaOggi)

Gabriele Rubini è stato oggetto di un'informativa per istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale (LAPRESSE)

La posa della pietra d'inciampo davanti alla casa di Segre in corso Magenta 55, con Figlia Federica Belli Paci, Liliana Segre, figlio Luciano Belli Paci e Beppe SalaGRAMMA Luciano Belli Paci, figlio di Liliana Segre, tra i promotori di Sinistra per Israele, fondatore del Circolo Carlo Rosselli e da anni in prima fila come avvocato per difendere l’immagine di una delle principali testimoni della Shoah, racconta così la reazione di sua madre all’ultimo attacco ricevuto durante il corteo pro Palestina a Milano (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Minaccia pro Pal: "Saremo in piazza"

Francesco Specchia 01 ottobre 2024 Poi il cuoco è entrato nei Carc filopalestinesi (e questo è legittimo) e gli ha preso questa fissa di sterminare gli ebrei, di colpire i giornalisti - «devono temere per l’incolumità dei loro figli» - e, a Milano, l’altra sera, di «segnalare i muri delle case dove vivono gli agenti sionisti» (e questo è meno legittimo: sono gesti tipici dei nazisti e delle Brigate Rosse). (Liberoquotidiano.it)

Nella puntata de La Zanzara andata in onda lunedì, Giuseppe Cruciani e David Parenzo hanno ospitato il segretario generale del partito dei Carc, la sigla rivoluzionaria che lo scorso 28 settembre era in piazza a Milano nella manifestazione per la Palestina. (il Giornale)

La Procura di Milano è infatti pronta ad aprire un fascicolo con l'ipotesi di reato di «propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa» nei confronti (per il momento) di due nomi tra cui Gabriele Rubini meglio noto come «Chef Rubio» per aver incitato a segnalare con lo spray le abitazioni di chi sostiene Israele durante un evento organizzato dal partito dei Carc nei giorni scorsi. (il Giornale)