Meloni alla Camera chiede “pragmatismo” con Trump. “Serve un pilastro Ue nella Nato. Dialogare con i ribelli siriani”
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Rafforzamento dell’Italia e dell’Europa all’interno della Nato, pragmatismo con Donald Trump, sostegno incondizionato all’Ucraina e dialogo con la nuova leadership siriana. Sono solo alcuni dei punti sull’agenda di Giorgia Meloni che li ha presentati nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 19 dicembre. La presidente del Consiglio sarà a Bruxelles già domani, dove prenderà parte al vertice con formula Weimar plus (Francia, Germania, Polonia, Regno Unito e Italia) al quale parteciperà anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, invitato dal segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Mark Rutte (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
Così Giorgia Meloni in sede di replica alla Camera rispondendo a Giuseppe Provenzano del Pd che ha detto che "nessuno si è accorto che l'Italia è stata presidente del G7". (La Gazzetta del Mezzogiorno)
'Missione compiuta', Giorgia Meloni arriva alla Camera alla vigilia di una due giorni europea a Bruxelles (con coda in Lapponia) e rivendica, ancora una volta, il risultato della nomina di Raffaele Fitto, accusando il Pd di aver remato contro l'Italia e di aver fatto inutili 'macumbe' e 'riti vodooo' per far fallire il G7. (Tiscali Notizie)
"Nonostante le aspre polemiche dico che con la nomina di Fitto in Ue è 'missione compiuta' - ha detto la presidente del Consiglio - Credo che il ruolo assegnato sia adeguato al peso della nostra nazione in Europa, si conferma la capacità del nostro governo di far valere le ragioni dell'Europa in Italia". (Tiscali Notizie)
“Con un emendamento a mia prima firma alla Legge di Bilancio, ai piccoli birrifici artigianali che producono volumi di prodotto fino a 60 mila ettolitri, arrivano sconti delle accise compresi fra il 20 e il 50%”. (Il Giornale d'Italia)
Nel suo intervento alla Camera in vista del Consiglio europeo, la premier mette nel mirino il Pd e regola alcuni conti: "I socialisti hanno inviato alla presidente von der Leyen una lettera con cui si continuava a chiedere che non venisse riconosciuta a Fitto una vicepresidenza europea. (Liberoquotidiano.it)
Un'impostazione che condivido molto perchè di fronte a sfide nuove e al concreto rischio di marginalizazione se non di irrilevanza" dell'Ue c'è "bisogno di focalizzare l'attenzione sulla missione dell'Ue partendo dalle ragioni profonde che ci tengono insieme". (il Dolomiti)