Raid israeliani in Yemen dopo i droni su Tel Aviv, colpita la roccaforte degli Houti che promettono: attaccheremo obiettivi civili

Attacchi ed esplosioni nella città di Hodeida controllata dagli Houthi, nello Yemen occidentale. Le immagini che circolano sui social mostrano il fumo che si alza da un sito preso di mira. Gli attacchi arrivano un giorno dopo che un drone Houthi ha colpito Tel Aviv, uccidendo un uomo. Lo riportano i media israeliani citando la tv degli Houthi Al Masirah. Le Forze di difesa israeliane hanno confermato in una dichiarazione di aver effettuato attacchi aerei nel primo pomeriggio. (La Stampa)

Su altre fonti

Colpito con raid aerei il porto della città costiera di Hodeida, nello Yemen occidentale controllato dai ribelli Houthi. Attacco contro il porto della quarta città più grande dello Yemen. Secondo fonti vicine agli Houthi, ci sarebbero morti e feriti. (Euronews Italiano)

“I raid del nemico israeliano sulle strutture di stoccaggio del petrolio nel porto di Hodeida” hanno causato morti e feriti, ha dichiarato il Ministero della Salute Houthi in un comunicato pubblicato dai media gestiti dai ribelli, senza fornire un bilancio preciso. (Panorama)

Secondo l'Idf l'operazione aveva lo scopo di impedire agli Houthi di importare armi iraniane. Almeno 80 feriti. (AGI - Agenzia Italia)

Raid di Israele in Yemen, Houthi: "Risponderemo attaccando Tel Aviv"

Lo riporta il sito dell'israeliano Haaretz. Il portavoce militare degli Houthi ha affermato che Israele ha attaccato in Yemen impianti elettrici e petroliferi, che sono "obiettivi civili" e, come tali, "le forze yemenite risponderanno di conseguenza". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Yemen, l'attacco israeliano al porto di Hodeida (La Stampa)

Il portavoce militare degli Houthi, il generale di brigata Yahya Saree, ha criticato la “brutale aggressione” da parte di Israele sabato contro diversi obiettivi Houthi nello Yemen occidentale. “Le Forze armate yemenite confermano che risponderanno a questa flagrante aggressione e, con l'aiuto di Dio, non esiteranno a colpire gli obiettivi vitali del nemico israeliano e riaffermano la loro precedente dichiarazione relativa alla dichiarazione dell'area occupata di Jaffa come zona non sicura”, ha dichiarato Saree in una dichiarazione televisiva. (Il Sole 24 ORE)