Romiti, l'ex sindaco di Milano Albertini: "Un grande uomo, mi convinse a candidarmi"

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Così l'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, uscendo dalla camera ardente di Cesare Romiti.

"Un grande uomo, che lascia un grande vuoto non solo in chi gli ha voluto bene e lo ha stimato come me, ma in tutto il nostro Paese".

"Quando ero presidente di Federmeccanica - ha raccontato Albertini - non mi ha mai fatto mancare la fiducia e il sostegno in una difficile trattativa.

All'epoca in cui il manager era presidente del gruppo Rizzoli, riservò all'allora primo cittadino, "consigli e attenzioni, aiutandomi in ogni modo". (Repubblica TV)

La notizia riportata su altri media

Il periodo d’oro di Cesare Romiti, però, rimane quello trascorso in Fiat, un quarto di secolo durante quale lui stesso ha dichiarato di aver spesso avuto «carta bianca». Romiti viene chiamato in Fiat nell’autunno del 1974, in piena crisi petrolifera che metterà in forte difficoltà l’industria dell’auto. (Il Gazzettino)

Una delle due persone, insieme a Fedele Confalonieri, che mi convinse a cambiare lavoro" questo il suo commento all'uscita della sala. L'ex sindaco di Milano: "Insieme a Fedele Confalonieri mi convinse a cambiare lavoro" - Ansa /CorriereTv. (Corriere TV)

Ma non è di questo che vogliamo parlare nel nostro bar dell’economia, bensì di ciò che Romiti e il romitismo hanno rappresentato per l’Italia di oggi. La narrazione oggi prevalente, ben diversa rispetto a qualche anno fa quando Romiti era a capo di RCS, è quella di Romiti manager cattivo e Ghidella ingegnere bravo, ma si può dire che avessero ragione entrambi. (Indiscreto)

Io volevo capire cosa pensava l’uomo che guidava la Fiat, lui cosa pensasse il partito dei suoi dipendenti. «Dell’offensiva del terrorismo che in quegli anni colpiva duro e faceva della Fiat e di Torino l’epicentro della sua azione omicida. (La Stampa)

«Con lui avevo un buon rapporto, uomo di grande impegno ed energie e con una grande voglia di lavorare. L'esordio a Colleferro. Cesare Romiti, morto a 97 anni, è stato un dirigente storico della Fiat, braccio destro di Agnelli, guida dal '98 al 2004 del gruppo Rcs. (ciociariaoggi.it)

E ancora, l'ad di Mediobanca Alberto Nagel, Gabriele Galateri di Genola e Renato Pagliaro di Mediobanca, l'ex braccio destro di Romiti Umberto Quadrino, Paolo Galimberti. (La Repubblica)