Non sono quello che sono, la recensione del film di Edoardo Leo dall’Otello di Shakespeare
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“The Tragedy of Othello, the Moor of Venice” ha ispirato nel tempo registi e sceneggiatori per la cruda umanità ancora una volta rappresentata da Shakespeare con un realismo talmente vivido da risultare sempre attuale. Pur trasportando l’opera originale inglese del XVII secolo ai gironi nostri, in Non sono quello che sono Edoardo Leo ripropone l’Otello con una attenzione e una fedeltà straordinarie. (Ciak Magazine)
Ne parlano anche altri giornali
Dalla gelosia al femminicidio… Al nono film come regista (oltre che come co-protagonista), Edoardo Leo rilegge l’Otello di William Shakespeare (1604), in chiave gangster-movie contemporaneo. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)
Ha solo bisogno di essere riletto esattamente com’è stato scritto, con la sola forza del dialetto a riportarlo al presente. Iago, Otello, Desdemona sono purtroppo ancora tra noi. (The Hot Corn Italy)
Edoardo Leo, finalmente un uomo che capisce le donne: "Quando ho scoperto di essere un maschilista inconsapevole" E quale può essere la soluzione? “Quando una ragazza passa davanti a un tavolo di quattro maschi, viene fissata come carne da macello. (Milleunadonna.it)
Un percorso artistico che non è cominciato con le luci della ribalta, ma in teatri dove erano otto in scena e quattro spettatori. Edoardo Leo è un ‘late bloomer’, uno che è emerso tardi. Guardando in controluce la sua storia d’autore e d’attore, si delinea chiaramente il profilo di chi racconta storie, sì per mestiere, ma anche e soprattutto per accendere una luce su fatti che ci riguardano da vicino. (Quotidiano di Sicilia)
Dopo aver oscillato a lungo tra cinema, teatro e televisione, l'attore romano ha scelto di passare dall'altro lato della barricata misurandosi col mestiere di regista e sceneggiatore (ormai da diversi anni). (Movieplayer)
L’artista romano propone in una chiave moderna uno dei capolavori della letteratura mondiale, l’Otello di Shakespeare. Una rilettura fedele con la forza del dialetto che lo trasporta nel presente, con un classico che racconta la cronaca. (MilanoEvents.it)