Gli eurofanatici sono i primi nemici dell’Europa

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Marcello Veneziani ESTERI

Ma davvero davanti all’Europa che va alla guerra mentre Russia, Ucraina e Usa stanno trattando la pace, svenandosi con una cifra pazzesca e un’impresa velleitaria, il problema del nostro paese è il giudizio storico sul manifesto di Ventotene? Sarebbe stato un tema significativo sul piano storico e politico, affrontare in un convegno questo mito, questo dogma di Ventotene; ma farlo davanti a una questione così grossa, grave, cocente mi sembra per metà una follia ideologica e per metà una diversione furba. (Marcello Veneziani)

Ne parlano anche altri media

L'Europa non deve tornare allo spirito di Ventotene, perché quello spirito, scritto nel Manifesto omonimo, non è mai stato sottoscritto dai due partiti fondatori dell’Unione. (Milano Finanza)

I circa trentamila (secondo loro, ma chissà) fregnoni, bimbiominkia e umanità varia, di età mediamente piuttosto avanzata, che si sono riuniti sabato 15 marzo in piazza del Popolo a Roma su invito di Stampubblica e del complesso militare-industriale che la finanzia, non si sono evidentemente resi conto di avere svolto il ruolo degli utili idioti, come del resto si addice agli idioti, siano essi utili o meno. (Il Fatto Quotidiano)

Muoviti, in Europa è la moda del momento. Noi invece faremo, noi diremo, noi sapremo fare il Rearm Europe che ieri è però già tramontato, la “Forza di Interposizione” che nessuno sa cosa sia, l’Esercito Europeo che però non ha un soldato, né una divisa, né una caserma, né niente. (Nicola Porro)

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria, direbbe Ennio Flaiano. Mentre infatti si tratta per far finire una guerra alle porte dell’Europa che dura da tre anni il nostro Parlamento ha offerto l’indecoroso spettacolo di lacrime e isterismi vari per la citazione del manifesto di Ventotene (Liberoquotidiano.it)