Batterie per auto elettriche, l'UE vorrebbe obbligare le aziende cinesi a cedere la proprietà intellettuale in cambio di sussidi
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Mentre sembra sgonfiarsi la questione dei dazi elevati dall’Unione Europea a carico delle auto cinesi, ora potrebbe emergere un nuovo macigno a rendere complicati i rapporti tra Bruxelles e Pechino. Secondo il Financial Times, infatti, i funzionari dell’UE stanno pianificando di introdurre nuove regole tali da richiedere alle aziende cinesi di trasferire la proprietà intellettuale alle aziende europee in cambio di sussidi. (ClubAlfa.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Oltre le auto elettriche, il brandy è diventato un nuovo fronte di scontro commerciale, in seguito alla decisione della Cina di imporre dazi anti-dumping su alcuni prodotti europei. La recente escalation delle tensioni commerciali tra l'Unione Europea e la Cina ha coinvolto un prodotto simbolo ma sottovalutato per l'Europa: il brandy. (QuiFinanza)
Per Bruxelles non esistono «prove sufficienti» per imporre una sovrattassa sul prodotto. I rapporti commerciali con Pechino sempre più tesi dopo la battaglia sulle sovrattasse imposte dalla Commissione europea sulle auto elettriche cinesi. (Lettera43)
La Commissione europea passa al contrattacco contro Pechino. L'organo esecutivo dell'Unione europea ha chiesto l'apertura di consultazioni presso l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) sulle misure antidumping provvisorie imposte dalla Cina sulle importazioni di brandy europeo. (il Giornale)
Ha inizio una “guerra dei dazi” tra Ue e Cina. (Sky Tg24 )
Bruxelles reitera dunque la sua «ferma convinzione» che le tariffe di Pechino «non siano in linea con le norme del Wto». L'Unione europea ha deciso di ricorrere all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro i dazi provvisori imposti dalla Cina sulle importazioni di brandy dall'Europa. (Corriere della Sera)
Su auto elettriche e batterie l’Europa farà la cinese con la Cina? Il Financial Times ha recentemente scritto che Bruxelles intende proporre un do ut des alle aziende cinesi che intendono aggredire il mercato europeo dell’auto: avranno accesso ai sussidi comunitari solo se in cambio si impegneranno a trasferire brevetti e proprietà intellettuali alle imprese di casa nostra. (Start Magazine)