Ferrovie in tilt per un chiodo: come è possibile?

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Maltempo Migranti

Un chiodo, piazzato nel punto sbagliato (ovvero tranciando alcuni cavi elettrici cruciali), nella centralina sbagliata. Con il passare delle ore si è definito lo scenario - da cui emergono chiare vulnerabilità del sistema - che mercoledì 2 ottobre ha portato per alcune ore allo stop della circolazione dei treni nell'area di Roma con inevitabili ricadute a livello nazionale. Il chiodo nella canalina Il chiodo incriminato sarebbe stato piantato nelle prime ore di mercoledì - forse intorno alle 3 - da una squadra di una ditta che lavorava alla 'manutenzione della rete', in un intervento assolutamente di routine. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre fonti

Un guasto ad una cabina elettrica del nodo di Roma ha mandato in tilt il trasporto ferroviario per due ore in avvio di mattinata, con ripercussioni in tutto il Paese su decine di treni Alta Velocità, Intercity e Regionali tra cancellazioni e ritardi fino a 160 minuti. (Il Dubbio)

Maltempo nel litorale romano. Una tromba d'aria ha interessato la zona di Santa Severa nella mattinata di giovedì 3 ottobre recando danni alla stazione ferroviaria. (iLMeteo.it)

Si tratta di uno «studio tecnico d’ingegneria». Esperto «in topografia, geodesia e monitoraggi», che offre «assistenza e consulenze tecniche nel vastissimo campo dell’ingegneria civile e ambientale». (Corriere della Sera)

Caos treni a Roma, risolto il guasto: oggi circolazione regolare

Non si registrano feriti. Segnalati possibili ritardi fino a due ore e cancellazioni di corse. (Tiscali Notizie)

Ieri migliaia di passeggeri sono rimasti bloccati in attesa di un treno che spesso non è mai arrivato “In questo momento la circolazione si svolge regolarmente su tutta la rete ferroviaria nazionale”, si legge nelle notizie sull’infomobilità sul sito di Trenitalia dove si precisa anche che “eventuali ritardi registrati si riferiscono a precedenti inconvenienti già risolti“. (Il Faro online)

Salvini: "Mi occupo di soldi per ferrovie, non pianto chiodi" (Il Mattino di Padova)