I negoziatori Ue avvertono: “È l’Italia a isolarsi, ma così rischia sui conti”

«Io l’ho informata, ma lei non ha voluto discutere». Tre giorni fa uno dei “negoziatori” del Ppe, il premier greco Mitsotakis (che pure era sensibile ad un dialogo con la destra), era stato incaricato di parlare con la presidente del Consiglio italiana per descrivere la situazione. Per farle capire l’accordo raggiunto tra le tre grandi “famiglie” politiche dell’Unione: Popolari, Socia… (la Repubblica)

Su altre fonti

Quella di Giorgia Meloni mercoledì 26 giugno alla Camera, è stata una vera e propria intemerata contro l’Europa «gigante burocratico», «invasivo», «ideologico», da cui i cittadini si stanno allontanando, «basta guardare i livelli di astensionismo», dove prevale la logica «del caminetto» – come si dice in gergo politico quando ci si riferisce ad un accordo tra i capi delle varie correnti – piuttosto che a quelle del consenso popolare. (L'Eco di Bergamo)

Infine, ed è il momento più atteso, dovrebbe arrivare la decisione finale sui top jobs, ovvero gli incarichi ai vertici delle istituzioni europee da assegnare per la prossima legislatura. La due giorni brussellese per i leader dei 27 Paesi membri è iniziata. (Open)

"Non c'è Europa senza Italia, non c'è decisione senza Giorgia Meloni". Dopo Manfred Weber, anche il premier polacco Donald Tusk frena bruscamente gli entusiasmi di socialisti e liberali dopo la bozza di accordo raggiunto con il Ppe sui "top jobs" della prossima Commissione Ue. (Liberoquotidiano.it)

Schlein: 'Nessuna alleanza con Ecr e Id, aprire ai Verdi'

E' un malinteso: a volte servono delle piattaforme politiche specifiche per agevolare il processo, la posizione comune dei tre maggiori gruppi serve a facilitare il processo. “Nessuno rispetta il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l'Italia più di me. (ilmessaggero.it)

I partiti si sono riuniti in mattinata nei vari pre-vertici per definire le ultime strategie, ma tutti coloro che hanno a cuore la stabilità dell’Unione europea sanno che quello del 27-28 giugno potrebbe essere l’ultimo appuntamento utile per trovare un’intesa sulle quattro cariche apicali dell’Ue ed evitare di riaggiornarsi dopo la pausa estiva, finendo inevitabilmente in un groviglio di veti, vendette e rivendicazioni che rischierebbero di paralizzare l’Unione per mesi. (Il Fatto Quotidiano)

"No a qualsiasi tipo di alleanza con Ecr di Giorgia Meloni e con Id di Le Pen e Salvini. "Se bisogna allargare la maggioranza per noi sarebbe importante allargarla con altre famiglie democratiche come i Verdi europei con cui ci sono tanti obiettivi condivisi come la difesa del Green Deal", ha spiegato Schlein. (Tiscali Notizie)