Auto, perché il 2035 spaventa (anche) gli artigiani

La transizione energetica nel settore automotive, spinta dalle normative europee, sta mettendo sotto pressione l'industria automobilistica piemontese. CNA Piemonte ha espresso preoccupazione per il rischio che il passaggio forzato all’elettrico entro il 2035 - con lo stop alla produzione di motori endotermici - possa minacciare la sopravvivenza di molte piccole e medie imprese della regione. L’associazione, che rappresenta artigiani e imprenditori, ha chiesto con fermezza un rinvio del blocco sulla vendita di nuovi veicoli a motore endotermico. (Torino Cronaca)

La notizia riportata su altre testate

Il “non paper” italiano sul futuro dell’auto in Europa vuole la revisione immediata delle misure approvate con il Green Deal, abbraccia punto per punto le lamentele dei produttori sulle possibili sanzioni e cerca l’ok in extremis ai biocarburanti. (Rinnovabili)

Lo dicono anche i 'piccoli', quelli che compongono l'indotto e che popolano l'universo dell'automotive. Bisogna spostare lo stop alla produzione di vetture con motore endotermico fissato dall'Europa... (Virgilio)

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Roccasecca – Crisi automotive, Sacco: “Ripensare il modello di sviluppo del territorio”

Combattiamo per difendere lo stabilimento di Piedimonte San Germano, nel contempo però va ripensato il modello di sviluppo del territorio”. – E’ quanto dichiara il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco che evidenzia: “Roccasecca da tempo sta cercando di indirizzare l’economia locale verso la valorizzazione del turismo e della cultura. (Frosinone News)

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, chiederà infatti a Bruxelles di anticipare il riesame del regolamento pensato dall'Unione, sperando così di poter rendere più "comoda" la transizione che al momento, stando così le cose, rischierebbe di affossare sempre di più il settore dell'automotive. (Virgilio)

Dopo un anno passato a fare e disfare possibili intese sui livelli di produzione auto, a immaginare un nuovo sistema di incentivi e a corteggiare produttori cinesi, Urso vuole essere ricordato come il primo all’assalto del Green Deal. (la Repubblica)