Fiorentina, è il giorno di Kean: visite e firma, poi il primo allenamento

Fiorentina, è il giorno di Kean: visite e firma, poi il primo allenamento
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La Gazzetta dello Sport SPORT

Visite mediche e firma. Sorrisi e aspettative. Moise Kean è il primo volto nuovo della Fiorentina e su di lui si “accavallano” già diverse responsabilità: la prima è conquistare Firenze, una città che aspetta i gol del proprio centravanti, fatto raro da quando è partito Dusan Vlahovic. Negli ultimi anni Kean non è riuscito a imporsi a livello di marcature, la stagione al Psg tuttavia parla per lui. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il calciatore è apparso visibilmente contento. Per quanto riguarda i nuovi arrivi, Kean è arrivato ieri al Viola Park, dove ha dormito prima di recarsi oggi alla clinica Fanfani dove ha svolto le consuete visite mediche di rito (LEGGI LA PRIMA GIORNATA DI KEAN ALLA FIORENTINA) . (Viola News)

Appena finite le visite mediche di Kean. Adesso il giocatore andrà al Viola Park per mettere le ultime firme sul contratto (Viola News)

Nella mattinata di oggi, l’attaccante classe 2000 si è recato da Fanfani per sottoporsi alle consuete visite mediche per poi firmare un contratto che lo legherà a Firenze fino al 2029, 2,2 milioni+bonus per il giocatore ormai ex Juve. (Labaro Viola)

Fiorentina, l'arrivo di Moise Bioty Kean per i test medici

Il club francese ha inviato un'offerta formale al Manchester United per l'attaccante classe 2001. Trattativa in corso tra le due società. (La Gazzetta dello Sport)

Le prime foto, la visita della struttura e l'incontro con il nuovo tecnico Raffaele Palladino. La prima giornata di Kean, che tra pochi minuti diventerà ufficialmente un nuovo giocatore viola, è iniziata ieri sera con l'arrivo al Viola Park. (Viola News)

Visibilmente sorridente, ha ammesso di essere "contento" di essere arrivato in viola. Il giocatore è arrivato in città domenica pomeriggio, dove ha raggiunto il Viola Park ed ha già avuto modo di stringere la mano al suo nuovo tecnico, Raffaele Palladino. (Corriere della Sera)