Migranti, Meloni attacca i giudici: "Dal tribunale di Bologna un volantino propagandistico"

Migranti, Meloni attacca i giudici: Dal tribunale di Bologna un volantino propagandistico
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"Le argomentazioni con cui il Tribunale di Bologna chiede alla Corte di giustizia europea l'autorizzazione a disapplicare l'ennesima legge italiana da molti è stata vista come un'argomentazione più vicina a un volantino propagandistico che a un atto da tribunale. L'argomento della Germania nazista è efficace sul piano della propaganda, sul piano giuridico è più debole". Lo ha detto Giorgia Meloni, ospite di Porta a Porta, in onda stasera su Rai 1, parlando del rinvio deciso dalle toghe su un ricorso promosso da un richiedente asilo del Bangladesh (Today.it)

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È questo il sunto del discorso dei tre giudici di Bologna che hanno rinviato il decreto Paesi sicuri alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. "Nel riportare il contenuto del provvedimento, la stampa ha evidenziato un preteso intento 'impugnatorio' del recente dl del 23 ottobre 2024 ed ha sottolineato un passaggio a effetto sulle condizioni di sicurezza durante regime nazista", attaccano su un giornale specializzato online, Giustiziainsieme, piattaforma di confronto tra magistrati e avvocati progressisti. (Liberoquotidiano.it)

A lui si è riferito, senza mai nominarlo, Matteo Salvini in un video-critica contro quei giudici "comunisti". "Se qualche giudice, per fortuna solo una piccola minoranza su 9mila, si sente comunista, si tolga la toga e si candidi alle elezioni - ha tuonato il ministro dei Trasporti, nonché leader della Lega -. (Liberoquotidiano.it)

Nihil novi sub sole, a dire il vero: d'altro canto, l'Europa figura ad oggi come una semplice base militare statunitense, priva di sovranità militare oltre che politica ed economica. Ed è anche per questo, oltre che per la sua missione storica perfettamente evocata da Husserl, che l'Europa avrebbe dovuto da subito svolgere la parte di defensor pacis, propugnando le ragioni del dialogo e della diplomazia. (Il Giornale d'Italia)

Marco Gattuso, chi è il giudice di Bologna del "no" al decreto sui Paesi sicuri: gay, pro Lgbt e relatore per eventi del Pd

Così nei corridoi del Tribunale di Bologna avvocati e colleghi parlano di Marco Gattuso, presidente del collegio che ha disposto il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia Ue del decreto Paesi sicuri. (corrieredibologna.corriere.it)

Meloni a Porta a porta: "Minacce di morte da trafficanti di esseri umani" "È la prima volta che i trafficanti di esseri umani mi hanno minacciato di morte", spiega Meloni a Porta a porta. "Sono convinta che la ragione per cui si sta facendo qualsiasi cosa possibile per bloccare il protocollo con l’Albania, è che tutti capiscono che è la chiave di volta per bloccare le migrazioni irregolari", sostiene. (Il Giornale d'Italia)

Marco Gattuso è il giudice di Bologna che ha detto "no" al decreto sui Paesi sicuri del governo, rinviandolo alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Una decisione che viene addirittura definita "moderata", dai suoi colleghi, in quanto il suo collegio avrebbe anche potuto disapplicare la norma e negare il rimpatrio del richiedente asilo. (Il Giornale d'Italia)