La Francia e lo choc di fare i conti con il «provincialismo» del male

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Avvenire ESTERI

ANSA Avignone, 92mila abitanti, capoluogo del dipartimento della Valchiusa, nel Midi provenzale francese. Vannes, 54mila anime, principale città del Morbihan, nella ventosa Bretagna proiettata sull’Atlantico. A prima vista, capoluoghi transalpini di provincia fra loro diversissimi, per tradizioni e condizioni ambientali. Ma negli ultimi mesi, per la stampa francese e internazionale, accorsa in massa nelle due cittadine, si tratta dei teatri di altrettanti processi emblematici capaci di scuotere la coscienza collettiva: l’affaire Pelicot e l’affaire Le Scouarnec. (Avvenire)

Su altre fonti

La Francia, ancora sotto choc per il caso Gisele Pelicot, vede processare processo dal 24 febbraio scorso a Vannes, nel nord-est della Francia, l’ex chirurgo accusato di pedofilia Joël Le Scouarnec. All’ex camice bianco vengono contestati 299 violenze sessuali su piccoli pazienti . (Il Fatto Quotidiano)

L'ammissione di colpa è stata messa a verbale, ha precisato il legale, che assicura la difesa del chirurgo e per il quale la dichiarazione di oggi rappresenta «una svolta» nel processo. (Corriere del Ticino)

Lo ha detto l’avvocato Maxime Tessier al termine dell’udienza. Sotto processo dal 24 febbraio scorso a Vannes, nel nord-est della Francia, l’ex chirurgo accusato di pedofilia Joël Le Scouarnec, ha ammesso oggi per la prima volta la sua responsabilità per tutti i fatti che gli sono addebitati dalla giustizia: 299. (Gazzetta di Parma)