Agrigento e Caltanissetta hanno bisogno di acqua, Gambino: “primo responsabile è Schifani”

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Ponte sullo Stretto Messina

Le provincie di Caltanissetta e Agrigento sono quelle maggiormente interessate dalla crisi idrica. Ieri pomeriggio in piazza Garibaldi si è tenuto un sit-in per dire con fermezza che Caltanissetta ha bisogno di acqua, adesso e in maniera risolutiva. “Le responsabilità sono da andare a cercare a Palermo tra i vari Presidenti della Regione che negli anni si sono succeduti e oggi il primo responsabile ha un nome e un cognome: Renato Schifani (Grandangolo Agrigento)

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Beck, nato il 22 giugno 1991, è una guardia di 1.89 metri con una notevole esperienza nei campionati professionistici tedeschi. La sua capacità di adattarsi a diversi contesti di gioco lo rende un elemento chiave per qualsiasi team. (Frosinone News)

“Abbiamo sottoscritto gli appelli alla politica locale e nazionale, abbiamo recepito fino in fondo tutti gli studi, le ricerche, le richieste cadute nel vuoto formulate dalla Consulta insediata presso AICA, organo statutario finora inascoltato, che già da anni, in assenza dei tanti necessari correttivi, aveva prefigurato una gestione fallimentare del servizio idrico integrato e, quindi, dell’esperienza dell’acqua pubblica nel nostro territorio. (Grandangolo Agrigento)

Il sindaco del capoluogo, Franco Micciché, parlando «della peggiore emergenza idrica degli ultimi anni», ha firmato, nelle ultime ore, un’ordinanza che invita a non sprecare acqua. Riprendendo il vademecum della Regione, Micciché ha vietato il prelievo e consumo di acqua potabile per il lavaggio di marciapiedi e piazzali, per lavare auto e per innaffiare orti e giardini, nonché per alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine. (Giornale di Sicilia)

Ad Agrigento acqua nelle case ogni 15 giorni: lettera-appello al presidente Mattarella con 1.400 firme

Manifestazione di protesta Moltissimi a Caltanissetta sono ormai costretti a servirsi dalle autobotti che non sempre sono disponibili e hanno anche aumentato i costi. (Livesicilia.it)

La Lettera, sottoscritta da oltre 1400 cittadini, è stata inviata, per conoscenza anche al Presidente della Regione Renato Schifani (Quotidiano di Sicilia)

Questo sole, rovente, di fine luglio 2024 e di una Sicilia calpestata e amata, che tempo addietro ha attraversato le finestre di grandi penne come Sciascia, Camilleri; che ha illuminato la strada a uomini coraggiosi come Falcone e Borsellino; che ha acceso la volontà di emancipazione di donne determinate come Franca Viola e Accursia Pumilia, oggi è un fiammifero che incendia boschi, prosciuga laghi, mette in ginocchio agricoltori, partorendo una siccità che non inaridisce soltanto i campi, ma anche i cuori e la speranza di cittadini frustrati, arrabbiati, che da giorni – per molti, addirittura mesi –, tendono le mani elemosinando gocce d’acqua nelle loro abitazioni. (il Fatto Nisseno)