Questo il chiodo che per Salvini ha paralizzato l'Italia per un giorno: treni fermi per un errore umano

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Video suggerito A cura di Beatrice Tominic 3 Il chiodo che secondo Salvini a bloccato la circolazione ferroviaria di Termini, Roma e, di conseguenza, mezza Italia oggi a sinistra. A destra il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini. Può bastare un chiodo per paralizzare tutti i trasporti ferroviari d'Italia? Evidentemente sì. A dimostrarlo la giornata di oggi, mercoledì 2 ottobre, quando i disagi scoppiati a Roma a partire dalle ore 7 hanno fatto sentire la loro eco in tutto lo stivale. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri media

I nodi vengono al pettine. Mentre la politica si “trastulla” per l’ennesima volta sull’ipotesi di privatizzazione delle Ferrovie dello Stato, crescono le criticità sulla maggiore tratta nazionale, l’Alta Velocità Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli. (Il Fatto Quotidiano)

Il chiodo che ha guastato a Matteo Salvini la vigilia della festa a Pontida. I Graffi di Damato. Ma Salvini sta al chiodo? (Start Magazine)

Matteo Salvini, l’uomo che ci mette la faccia – ovunque, nelle piazze elettorali, al citofono coi drogati, a Roma e a Lampedusa, a San Lorenzo e a Pontida, in ogni luogo dove un immigrato delinque o una rom incinta scippa – la faccia preferisce preservarla quando a fare crash sono le sue dirette competenze, e nello specifico i treni in orario, mitologico riferimento del “quando c’era lui”. (La Stampa)

Caos treni, l'ira di Salvini sotto attacco (anche per il post sui nonni): «Ma è dall'alba che lavoro»

Due ore di blocco totale della circolazione dei treni – la Stazione Termini e lo snodo di Roma sono il baricentro dei trasporti ferroviari nazionali – e un ministro che blatera “mi chiedo come sia possibile che in una potenza industriale si fermi tutto per un chiodo piantato da un operaio”. (Contropiano)

Il guasto arriva dopo un’estate caratterizzata da ritardi nelle settimane più calde di agosto a causa di un programma di manutenzioni sulla rete. (Il Dubbio)

«Riferisca in Aula», «Si dimetta», «Riconsideri le priorità»: le opposizioni partono all’attacco del ministro dei Trasporti Matteo Salvini nel giorno in cui scoppia il caos dei treni, con ritardi di ore su tutta la linea ferroviaria, centinaia di tratte cancellate, tabelloni spenti. (Corriere della Sera)