Medio Oriente, manifestazione e blocchi in porto a Genova contro il traffico di armi pesanti

«La guerra comincia da qui. Blocchiamo il porto». E' il grido che si alza questa mattina dalle banchine genovesi, nella giornata di mobilitazione contro il traffico di armi e la guerra in Palestina, organizzata, tra gli altri, dal Calp, il Collettivo autonomo dei lavoratori portuali, da Usb, dai collettivi studenteschi di Osa e Cambiare Rotta. Presidio e blocco dalle sei davanti al varco Albertazzi, a san Benigno (La Repubblica)

Su altre fonti

Al corteo presenti circa 800 persone, che oltre ad avere bloccato il traffico hanno sfilato davanti a un edificio di Leonardo, l’azienda italiana leader degli armenti e della guerra. (L'INDIPENDENTE)

Ascolta ora 00:00 00:00 (il Giornale)

Angelo Vaccarezza (Forza Italia), accusato delle opposizioni di essere arrivato tardi in aula, si è scagliato contro i manifestanti senza fare giri di parole: “Sono dei facinorosi, dei nazicomunisti”. (SavonaNews.it)

Manifestazione contro la guerra a Genova, traffico in tilt

Bloccati i valichi per il porto di Genova. La protesta: “Fermiamo il traffico di armi in Palestina” (Dire)

Un migliaio di persone hanno aderito alla manifestazione contro la “logistica di guerra”, ovvero le armi che transitano dal porto di Genova andando a contribuire a diversi conflitti internazionali. Tra i traffici contestati quelli verso Israele, accusato dal tribunale dell’Aia delle Nazioni Unite, che ha richiesto il mandato di arresto internazionale per Netanyahu, di crimini di guerra. (Il Fatto Quotidiano)

Il presidio è cominciato alle 6 di questa mattina con il blocco del varco portuale di San Benigno. I manifestanti considerano la città ligure "il transito da dove passano massicciamente le armi che contribuiscono al massacro del popolo palestinese" (Sky Tg24 )