Diciottenne ucciso a Napoli, il racconto del fermato: “Ho trovato la pistola sotto un’auto, pensavo fosse finta”
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Avrebbe trovato la pistola, una Beretta calibro 9×21, seminascosta sullo pneumatico di un’auto parcheggiata a abbandonata nella piazzetta in zona Tribunali a Napoli, dove di lì a poco sarebbe partito per sbaglio il colpo che ha ammazzato il 18enne Arcangelo Correra. Questa la difesa di Renato Caiafa, il ragazzo di 19 anni da ieri alle 22 in stato di fermo nel carcere di Poggioreale, con accuse di ricettazione e porto abusivo di armi, e solo indagato per quello che al momento appare come un omicidio colposo (Il Fatto Quotidiano)
Su altri media
– Napoli è ancora scioccata dalle circostanze della morte Di Arcangelo Correra, il neo 18enne ucciso due giorni fa da un colpo di pistola alla testa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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Resta in carcere Renato Caiafa. Le fasi «Rispettiamo il provvedimento del giudice, anche se non lo amo - ha dichiarato il difensore del giovane indagato, Giuseppe De Gregorio - ed anzi lo impugneremo innanzi al Tribunale per la libertà». (ilmattino.it)
Lo ha raccontato l'avvocato Giuseppe De Gregorio, legale del 19enne Renato Benedetto Caiafa, arrestato con l'accusa di porto d'arma e ricettazione per aver maneggiato la pistola da cui è... (Virgilio)
Appena l’ho impugnata è partito il colpo che ha ucciso Arcangelo». È lì, in piazzetta Sedil Capuano, che abbiamo notato la pistola appoggiata sulla ruota di un’auto. (napoli.corriere.it)
Il 19enne ha parlato di un colpo di pistola partito per errore mentre i ragazzi si passavano l'arma di mano (LAPRESSE)