"Molti vip mi hanno confessato che pagano il silenzio delle presunte vittime di Puff Diddy": la bomba sganciata dal rapper Ray J
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Ennesimo colpo di scena sulle vicende legate ai “Freak Off” di Puff Daddy, ossia i festini a base di alcol, sesso e droga. Il produttore è in carcere con le accuse di traffico sessuale e di violenze, in attesa del processo che dovrebbe iniziare il 5 maggio 2025. In queste settimane sono comparse sui settimanali e su diversi siti molte interviste di presunte vittime dei festini. Tra i tantissimi dettagli che sono emersi quello che ha colpito l’opinione pubblica è che Daddy non avrebbe mai fatto distinzione di età o di sesso per le vittime. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
Il cantante, attualmente, è in carcere con l'accusa di traffico sessuale, racket e prostituzione e le forze dell'ordine che stanno indagando continuano a sentire testimoni che hanno preso parte ai suoi famosi "White Party", le feste incriminate dove succedeva di tutto e di più. (leggo.it)
Il caso P Diddy fa tremare lo star system Usa. Ma cosa è successo finora e cosa è stato ricostruito dalle indagini? Diddy, 54 anni, è stato arrestato il 16 settembre in una stanza del Park Hyatt Hotel a Manhattan con accuse pesantissime: descritto come un predatore sessuale violento, che stordiva le sue vittime con alcol e droghe, ottenendo il loro silenzio grazie al suo status di star. (Corriere TV)
L’ultima a parlare è stata la modella Precious Muir, che ha raccontato di come l’organizzazione delle feste prevedesse dei suv neri che portassero le modelle sul posto. Dopo le pesanti accuse, tra cui la violenza sessuale, Sean Diddy Combs si trova ancora in carcere al Metropolitan Detention Center di Brooklyn. (MOW)
Negli Stati Uniti si continua a parlare di Diddy, il rapper e produttore accusato di decine e decine di abusi sessuali. (ilmessaggero.it)
«Ci sono delle grate in una delle stanze del 4 North. Hanno dei piccoli buchi. Se ti sdrai, puoi guardare attraverso i buchi e parlare con le donne al piano inferiore e vederle» a rivelarlo al New York Post è Gene Borrello, un ex sicario della mafia che ha trascorso lì diverso tempo, ed è proprio nell’unità 4 North del Metropolitan Detention Center di Brooklyn che al momento si trova rinchiuso Puff Daddy in attesa che arrivi maggio quando comincerà il suo processo per traffico sessuale, violenza sessuale e racket. (Open)
Il rapper si trova in prigione in attesa del processo, che comincerà a maggio (Open)