Sciopero dei trasporti a Roma e Torino, metro aperte ma corse a rischio
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Oggi, 21 marzo, il trasporto pubblico locale è in tilt a causa di uno sciopero nazionale proclamato dai sindacati Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti. L’agitazione, che dura 24 ore, coinvolge non solo Roma e Torino, ma anche altre città italiane, con richieste che spaziano dall’aumento salariale alla riduzione dell’orario di lavoro, passando per miglioramenti nelle condizioni di sicurezza e il blocco delle privatizzazioni.
A Roma, nonostante la mobilitazione, le linee metro A, B/B1, C e la ferrovia Termini-Centocelle rimangono attive, seppure con possibili riduzioni di corse fino alle 17. Anche bus e tram, gestiti da Atac e da operatori privati, potrebbero subire tagli al servizio. La protesta riguarda pure le linee regionali di Cotral, comprese la Roma-Viterbo e la Metromare verso Ostia, che rischiano di vedere ridotta l’offerta di corse.
A Torino, invece, la situazione è più critica. Il personale di Gtt ha aderito massicciamente allo sciopero, mettendo a rischio il funzionamento di bus, tram e metropolitana. La mobilitazione, inserita nel contesto del rinnovo del contratto collettivo nazionale degli autoferrotranvieri, mira a ottenere un aumento salariale di 300 euro, la riduzione dell’orario settimanale da 39 a 35 ore a parità di stipendio, e una diminuzione del periodo di guida per gli autisti.
Le rivendicazioni sindacali non si fermano qui. Tra le richieste, spiccano anche l’adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, nonché per gli utenti del servizio di trasporto pubblico locale (TPL), e il blocco delle privatizzazioni, con particolare attenzione alle gare di appalto che potrebbero modificare l’assetto del settore.
A Bologna, l’adesione allo sciopero si attesta intorno al 50-60%, con Tper, la società locale, che ha garantito il rispetto delle fasce di garanzia. I servizi, tuttavia, non sono assicurati fino alle 16.30 e dalle 19.30 fino a fine turno, lasciando molti pendolari in difficoltà.