Pasqua a Gerusalemme. «Alithòs anésti», davvero è risorto
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In un momento difficile per la Terra Santa, il patriarca greco Teofilo III e quello dei latini Pizzaballa tornano a dire una parola di «speranza fondata su fatti» Un altro anno senza pellegrini per le vie di Gerusalemme, negozi chiusi, pochissimi gli stranieri arrivati per celebrare la Pasqua, pochi i cristiani che son riusciti ad arrivare dai Territori palestinesi. I valichi di accesso controllati dall’esercito israeliano sono aperti ad orari intermittenti, che spesso non vengono comunicati. (Tempi)
Su altri giornali
Laureato in filosofia e teologia, è stato ordinato sacerdote nel 1992. È stato vice parroco a Betlemme, parroco a Gerusalemme e responsabile dello Status Quo della basilica della Natività. (In Terris)
Cana: «In corso di realizzazione le opere per la costruzione di una nuova scuola (terminate le opere strutturali). Il complesso comprenderà anche il centro parrocchiale e un parcheggio coperto per un’area di 5.000 metri quadrati». (Avvenire)
I momenti di tensione documentati sui social (TGLA7)
L’iconografia cinematografica di un alto monte fuori della città a volte sopravanza le parole eppur chiare dei Vangeli: «lì nei pressi era una tomba…». Gerusalemme Il pellegrino che arriva per la prima volta a Gerusalemme rimane spesso sorpreso dal vedere nella stessa basilica il luogo della crocifissione e quello della resurrezione, a pochi metri l’uno dall’altro. (Vatican News)
Ma a cosa serve la Colletta dei Cristiani in Terra Santa? (ACI Stampa)
La sua risurrezione è la luce che dissolve le tenebre e solleva chi a Lui si avvicina con fede”: è quanto si legge nel Messaggio dei Patriarchi e capi delle Chiese di Gerusalemme diffuso nell’imminenza della Pasqua. (ToscanaOggi)