Il maltempo si abbatte sull’Emilia Romagna, già devastata nel 2023
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Una nuova, grave ondata di maltempo si è abbattuta l’Emilia Romagna, che nel 2023 era stata messa in ginocchio da eventi estremi. Particolarmente colpita l’agricoltura. È fondamentale lavorare sulla prevenzione e mettere a punto un piano strutturale di ampio respiro per la salvaguardia del territorio e la gestione delle emergenze Foto di Ottó da Pixabay La grave ondata di maltempo in Emilia Romagna colpisce l’agricoltura Il maltempo non dà tregua all’Italia centrale. (Rinnovabili)
Ne parlano anche altri media
“Abbiamo convocato in tempo reale il Consiglio dei ministri, abbiamo dichiarato lo stato di emergenza, abbiamo fatto uno stanziamento iniziale per le urgenze di 20 milioni e siamo rimasti d’accordo con la regione che poi va valutato quando si ha più chiara l’entità di ciò che è accaduto”. (Il Fatto Quotidiano)
Alluvioni e cambiamento climatico, esondazioni e alla luce di quanto accaduto in Romagna pochi giorni fa, prevenzione di nuovi drammatici eventi che potrebbero ripetersi in futuro. (Corriere della Sera)
Gli evacuati sono scesi a 600, la maggior parte a Traversara di Bagnacavallo nel Ravennate e in parte minore a Molinella (80) e Budrio (61) nel Bolognese. (Corriere della Sera)
Come se uno tsunami l’avesse distrutta. Legname, rifiuti di ogni genere, sedie di plastica. (Il Sole 24 ORE)
Qui, la violenza dell’acqua ha distrutto alcune abitazioni, ma l’allarme tempestivo lanciato dalle autorità ha scongiurato una tragedia, evitando le conseguenze drammatiche della rottura dell’argine del fiume Lamone. (La Voce di Bolzano)
Sono partiti venerdì 20 settembre, ad alluvione ancora in corso, dopo aver raccolto l’appello proveniente dalla Caritas diocesana di Faenza-Modigliana. Operatori e volontari di Caritas Ambrosiana (non a mani vuote, ma portando con sé 2 idropompe, 11 idropulitrici, 11 aspiraliquidi, 4 gruppi elettrogeni, e altre attrezzature provenienti dal Centro logistico di Burago – Monza Brianza) sono nuovamente nell’Emilia-Romagna finita sotto l’acqua e il fango. (Diocesi di MIlano)