Pino Daniele, dieci anni senza il bluesman partenopeo

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Dieci anni fa, come un soffio di vento, si spegneva Pino Daniele, uno dei cantautori più talentuosi e importanti della scena musicale italiana. La sua anima blues e soul ha segnato uno stile unico e inimitabile, lasciando un'impronta indelebile nella musica italiana. La sua scomparsa prematura ha colpito profondamente molti artisti con cui ha collaborato nel corso degli anni, da Giorgia a James Senese fino a Tullio De Piscopo.

Il miracolo di "Nero a metà" rappresenta uno dei momenti più significativi della carriera di Pino Daniele. In un periodo in cui Napoli era un crocevia di culture, Daniele, che inizialmente suonava il basso nei Napoli Centrale, riuscì a emergere grazie a una scintilla particolare che lo distingueva. La Emi, incredula, decise di metterlo sotto contratto, producendo i suoi album fin dall'inizio, compreso "Nero a metà". Intorno a lui si formò una generazione di musicisti straordinari, già leader e solisti di alto livello, come James Senese, Tony Esposito e Tullio De Piscopo.

In occasione del decennale della sua morte, sono state organizzate diverse iniziative per celebrare la memoria di Pino Daniele. Tra queste, il documentario "Nero a metà", prodotto e distribuito da Eagle Pictures, che esplora la genesi musicale e l'arrivo al successo del cantautore attraverso interviste esclusive, aneddoti e tante emozioni. Il documentario sarà proiettato nelle sale il 4, 5 e 6 gennaio, offrendo una panoramica sulla vita e la carriera dell'artista, con immagini suggestive di Napoli e la voce inconfondibile di Daniele.

Inoltre, questa sera, 4 gennaio 2025, Rai 2 trasmetterà in prima serata il docufilm "Pino Daniele - Il Tempo Resterà", diretto da Giorgio Verdelli.