Le dichiarazioni di Stoltenberg su Cina e Russia nascondono ben altre intenzioni

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Destano davvero un certo interesse le recenti dichiarazioni rilasciate da Stoltenberg, già segretario della Nato. Egli così ha asserito in maniera disinvolta: “Il sostegno di Pechino a Mosca deve finire“. Ora, non è del tutto chiaro, in vero, che cosa realmente intenda l’uomo della NATO. Il sostegno deve finire perché Pechino deve persuadersi della necessità di staccarsi, per così dire, dalla Russia? O deve finire perché, in un modo o nell’altro, l’Occidente, anzi l’Uccidente, deve agire a ciò che non sia più possibile, detta relazione di supporto di Pechino verso Mosca? La prima lettura sembra di difficile attuazione, se si considera che il supporto del dragone cinese all’orso russo non è mai stato così forte come è ora. (Radio Radio)

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Chiedo a tutti gli alleati di continuare nel nostro supporto" a Kiev, "soprattutto in questa difficile fase della guerra", ha aggiunto. "Il presidente Putin deve rendersi conto che non può vincere sul campo di battaglia. (Gazzetta del Sud)

“La Cina ha sempre assunto una posizione obiettiva ed equa sulla questione ucraina, continueremo a dialogare con la comunità internazionale affinché si sviluppi un punto di vista “equilibrato, obiettivo e razionale” riguardo al conflitto ucraino. (Farodiroma)

Russia-Cina, oltre 100 progetti su difesa entro la fine dell'anno: l'asse che spaventa l'Occidente

L’iniziativa fortemente voluta dall’associazione ‘Cassino città per la pace’ è finalizzata a ribadire il fondamentale concetto di fratellanza che oramai contraddistingue la città di Cassino da ottant’anni, da quando cioè venne rasa al suolo dalle bombe durante la seconda guerra mondiale. (Frosinone News)

Questo il succo di quanto ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi nel suo incontro di ieri con il segretario del Consiglio di sicurezza russo Sergey Shoigu, secondo il resoconto che ne ha dato oggi il ministero degli Esteri di Pechino (Tiscali Notizie)

Così, durante un forum sulla diplomazia militare a Pechino, la Cina si è rivolta al sud del pianeta, mentre la Russia ha segnalato che gli Stati Uniti sono intenti a spostare i conflitti militari nell’area asiatica. (ilmessaggero.it)

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