L’economia circolare premia: credito meno rischioso del 28%

L’economia circolare premia: credito meno rischioso del 28%
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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Un modello di business all’insegna dell’economia circolare conviene. In primo luogo alle imprese che lo adottano: riduce del 28% il loro rischio di credito con un tasso di default medio del 3,12% contro il 4,37% di quelle che hanno mantenuto un tipo di produzione tradizionale. Il divario è ancora maggiore (-68%) per le Pmi. E conviene anche alle banche che le supportano perché il miglior profilo di rischio si traduce per loro in un maggiore risparmio: circa 4 euro ogni 100 erogati e 0,3 euro di capitale regolamentare. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

Al contrario, in questo modello, una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione vede un riutilizzo dei materiali di cui è composto i quali, laddove possibile, vengono reintrodotti nel ciclo economico e sfruttati, generando ulteriore valore senza dispendio di materiali ed energia. (Infobuildenergia)

«L’economia circolare rappresenta un’enorme opportunità per le aziende manifatturiere e per le filiere in generale, perché consentirà la riduzione dei costi di produzione con l’uso di materie riciclate, la diminuzione degli sprechi e una risposta alle crescenti richieste dei consumatori e delle normative in materia di sostenibilità ambientale, migliorando la reputazione aziendale e aumentando la competitività. (Industria Italiana)

Paroc: 5 azioni per un’economia circolare

Acquacoltura. Con la seconda metà del 2024, si prevede un miglioramento significativo nella domanda di salmone e gamberi, nonostante le sfide biologiche persistenti nell’allevamento di queste specie. (PesceInRete)

– Il crescente interesse dei consumatori nei confronti delle buone pratiche ambientali ha spinto anche le aziende a modificare il proprio paradigma produttivo nell’ottica di una maggiore sostenibilità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)