Violenza di gruppo in Duomo a capodanno come nel 2022?
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Violenza di gruppo a capodanno a Milano, in piazza del Duomo? Per il momento la denuncia è arrivata a un giornale belga e le vittime sarebbero proprio 6 studenti di Liegi, di 20 e 21 anni: 4 ragazze e 2 ragazzi. La compagnia aveva deciso di trascorrere la serata di capodanno a Milano, in piazza del Duomo, come altre migliaia di persone. "Ci tenevano per mano, mentre altri ci toccavano sotto i vestiti", hanno riferito i 6 giovani, la cui serata di festa si sarebbe quindi trasformata in un incubo. (MilanoToday.it)
Su altri media
Inizia così la ricostruzione che la ventenne belga Laura Barbier ha fatto a mezzo stampa del suo Capodanno da incubo in piazza Duomo e che si è detta pronta a ribadire ufficialmente alla polizia del suo Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La ragazza ha raccontato di aver subito con cinque suoi amici le violenze mentre festeggiava il Capodanno nel capoluogo lombardo. L'indagine, per ora senza indagati, verrà aperta in base a notizie di stampa, in attesa della denuncia (Open)
La Procura di Milano domani aprirà formalmente un'inchiesta sulle presunte aggressioni e molestie sessuali che una studentessa di Liegi, come ha raccontato in una intervista su un quotidiano online del Belgio, avrebbe subito con cinque suoi amici la notte di Capodanno in piazza Duomo. (Tuttosport)
L’indagine, per il momento senza indagati, verrà aperta in base alle notizie pubblicate sugli organi di stampa, in attesa di una denuncia della ragazza. Il tutto sarà nelle mani della procuratrice aggiunta Letizia Mannella. (MilanoToday.it)
La Procura di Milano martedì aprirà formalmente un'inchiesta sulle presunte aggressioni e molestie sessuali che una studentessa di Liegi, come ha raccontato in una intervista su un quotidiano online del Belgio, avrebbe subito con cinque suoi amici la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano. (Corriere Milano)
Queste violenze hanno un nome: Taharrush Gamea ("molestia collettiva"), vero e proprio rito nato in piazza Tahir durante la primavera egiziana per ricondurre le donne alla modestia e alla sottomissione. (Feminist Post)