Scandali sessuali e razzismo. Bufera sulla nomina di Gaetz
Matt Gaetz alla Giustizia, Pete Hegseth al Pentagono, Tulsi Gabbard capo degli 007: le ultime nomine di Donald Trump per la prossima amministrazione Usa creano sconcerto in parte del Partito repubblicano, e almeno per alcune di esse si prospetta una dura battaglia per la conferma in Congresso. La scelta che ha provocato maggiore sorpresa e scompiglio è quella del controverso deputato della Florida Gaetz (trumpiano di ferro) come Attorney General. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
Cos’hanno in comune Robert Kennedy, Pete Hegseth, Tulsi Gabbard, e Matt Gaetz? I quattro scelti da Trump per la Sanità, la Difesa, l’Intelligence e la Giustizia condividono una profonda diffidenza verso i dipartimenti che dovrebbero dirigere. (ilmessaggero.it)
Di Lorenzo Rossi (Famiglia Cristiana)
In quel processo, Trump è stato condannato per falsificazione di documenti aziendali, diventando così il primo ex presidente a subire una condanna penale. Donald Trump, presidente eletto, ha annunciato la nomina di Todd Blanche come nuovo vice procuratore generale degli Stati Uniti. (Il Dubbio)
E sarà sempre Matt Gaetz a poter avviare – su ordine del futuro presidente – l’apertura di inchieste nei confronti degli avversari politici. Ma allora perché Donald Trump ha deciso di puntare su un personaggio così controverso? Beh, perché legando la carriera politica di Gaetz alle sue decisioni Trump si assicura la fedeltà assoluta di un ministro in una posizione chiave per tradurre in pratica la sua vendetta politica. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Sono queste le principali motivazioni che stanno guidando il presidente eletto degli Stati Uniti nella scelta dei personaggi che comporranno la nuova Amministrazione. Fedeltà personale assoluta a Donald Trump e condivisione del suo disegno di ripulire dagli avversari politici le istituzioni che a suo dire lo hanno perseguitato. (il Giornale)
Per il momento, però, Matt Gaetz è il prossimo Attorney General dell’amministrazione Trump. E, persino nei repubblicani, in molti temono per le decisioni che potrà prendere. (QUOTIDIANO NAZIONALE)