Il compagno Marinelli piagnucola per Mussolini: ma chi l’ha obbligato?
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Ridicolo. È questo l’aggettivo che meglio si sposa con il personaggio di Luca Marinelli. E sia chiaro: non con il personaggio interpretato da Marinelli nella serie-evento ‘M. Il figlio del secolo’, ispirata all’omonimo romanzo storico scritto da Antonio Scurati che narra l’ascesa al potere di Benito Mussolini. Ad essere ridicolo è proprio lui, il protagonista della miniserie televisiva che debutterà nelle prossime ore su Sky Atlantic, Luca Marinelli, l’attore che ha suo malgrado avuto l’onere di vestire i panni del capo del fascismo (Nicola Porro)
Ne parlano anche altri media
La fondazione dei Fasci di combattimento, la presa di Fiume da parte di D’Annunzio e l’ingresso in Parlamento di Mussolini sono al centro dei primi due episodi di M. Il figlio del secolo venerdì 10 gennaio su Sky e in streaming su Now, primo appuntamento con la serie Sky Original diretta da Joe Wright dal primo volume della saga bestseller di Antonio Scurati (la Repubblica)
Senza dubbio la serie tv più attesa della stagione. Finalmente arriva su Sky M - Il Figlio del Secolo. (AMICA - La rivista moda donna)
Arriva su Sky e Now dal 10 gennaio una serie molto attesa: “M - Il figlio del secolo”, tratta dal libro omonimo con cui lo scrittore Antonio Scurati ha vinto il Premio Strega nel 2019. La fiction in otto episodi, prodotta da Sky Studios e da The Apartment, ripercorre la scalata di Benito Mussolini dal 1919 fino al 1925. (Tv Sorrisi e Canzoni)
M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati M. Il figlio del secolo: riassunto, temi e trama del romanzo di Antonio Scurati che narra l'ascesa del fascismo e di Mussolini (Studenti.it)
La sofferenza di Luca Marinelli per aver "dovuto" (si fa per dire) interpretare Benito Mussolini nella fiction di Sky M - Il figlio del secolo tratto dal bestseller di Antonio Scurati fa impazzire anche Vittorio Feltri. (Liberoquotidiano.it)
"Ho letto le critiche, naturalmente dispiacciono, - ha detto ai microfoni di Serena Bortone a '5 in Condotta' su Rai Radio 2 - perché non mi sembra di aver detto nulla di brutto o di drammatico. Ho semplicemente parlato di una mia emozione, perché penso sia importante condividere le proprie emozioni. (Adnkronos)