Trump vuole mettere le mani sulle terre rare della Groenlandia

Trump vuole mettere le mani sulle terre rare della Groenlandia
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Today.it ESTERI

Il territorio della Groenlandia è per l'80 per cento coperto da ghiacci. Lo si nota osservando la cartina di quel territorio autonomo della Danimarca su cui ora il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, vuole mettere le mani per "la sicurezza nazionale e la libertà nel mondo". Trump minaccia di voler "acquistare" la Groenlandia Durante la conferenza stampa a Mar-a-Lago, la prima da quando ha ricevuto l'ufficialità dal Congresso, non ha rifiutato di escludere l'uso della forza per annettere la Groenlandia, suscitando stupore in questo territorio e a Copenaghen così come in altre capitali europee. (Today.it)

Su altre testate

PARIGI — Tra sgomento e altolà, i leader europei rispondono a Donald Trump che sogna di annettere la Groenlandia e non ha escluso l’uso della forza per arrivare al suo obiettivo. (la Repubblica)

«Kalaallit Nunaat kalaallit pigaat», la Groenlandia appartiene ai groenlandesi. Con queste parole il presidente dell’isola artica, Múte Bourup Egede, ha risposto a Donald Trump che, poche ore prima, aveva dichiarato di voler annettere la Groenlandia agli Stati uniti (il manifesto)

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di inizio anno alla Camera, ha commentato le parole di Trump sulla Groenlandia e il Canada. “Io mi sento di escludere che gli Usa nei prossimi anni si metteranno a tentare di annettere con la forza territori che interessano loro”, ha detto Meloni. (LAPRESSE)

Perché l’Artico può diventare la nuova frontiera della geopolitica e dell’economia globale

A parlare di voglia di annettere territori, riprendersi Paesi e attaccare, economicamente o militarmente, stati sovrani per farli propri, non è un ragazzino esaltato da un gioco da tavola di strategia militare. (il Giornale)

Per Donald Trump contano solo gli Stati Uniti. Tutti gli altri altri, alleati o meno, farebbero meglio a preoccuparsi, o quanto meno ad attrezzarsi al ciclone in arrivo. È il senso della conferenza stampa fiume tenuta stasera dal presidente eletto degli Usa, la cui vittoria è stata certificata ieri dal Congresso (Open)

La sicurezza del pianeta e gli equilibri geopolitici che ne determinano la stabilità hanno una nuova frontiera: l’Artico, una regione che apre a opportunità economiche senza precedenti. (Forbes Italia)