Tutto su mio padre

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Il ruolo di figliadel regista Luigi. Gli anni Settanta, la politica, l’invasione dell’eroina. Il nuovo film della regista, protagonista Fabrizio Gifuni. “L’unica rivoluzione riuscita? Quella femminista, ha cambiato la vita di tutti” Sono stata un’adolescente nella seconda parte degli anni Settanta, faccio parte di una generazione che si è perduta nella decadenza di un movimento che si voleva, forse anche erroneamente, rivoluzionario e come tanti giovani ingenui mi sono presa in pieno la coda dell’invasione delle droghe, l’impatto devastante dell’eroina». (L'Espresso)

Ne parlano anche altre fonti

Quando aveva presentato, al Festival di Cannes, il suo film Marx può aspettare, Marco Bellocchio, che in quell’edizione aveva ricevuto la Palma d’onore, parlava, con tono lucido e mai assolutorio, del dramma che lo aveva segnato. (La Stampa)

Continuano a seguirlo con tanto affetto anche i tifosi dell’Inter, dopo la parentesi in nerazzurro che pure non è stata particolarmente fortunata. In discussione il futuro di Christian Eriksen, ecco quanto viene riportato da Fabrizio Romano sugli eventi del 2025 (Spazio Inter)

Marco Bellocchio scrive sui social parlando del film Il tempo che ci vuole e facendo una riflessione molto toccante sulla sua di storia personale: “In queste settimane seguendo da lontano per ragioni di lavoro il film di Francesca Comencini (che invece avevo seguito molto da vicino in tutte le sue fasi di lavorazione) ho capito perché l’ho amato così profondamente. (la Repubblica)

Marco Bellocchio, la confessione (intima) che fa discutere: «Camillo è morto, non ho agito per mancanza di amore»

La Comencini, che ho avuto il piacere di ascoltare durante la presentazione del suo film, ha raccontato di avere scelto di girare un film che prediligesse il suo rapporto (di bambina prima, poi di adolescente e infine di donna matura) con il padre, tagliando fuori il resto della sua, pur numerosa, famiglia. (Il Fatto Quotidiano)

Tra i produttori del film Il tempo che ci vuole della regista Francesca Comencini c'è anche Marco Bellocchio. Che ha scelto la sua pagina Instagram per un commento molto intimo e sofferto, ma anche pieno di speranza nella capacità ha del cinema di rendere forti e condivisibili storie che portano con sé messaggi positivi proprio perché autentici. (Famiglia Cristiana)

È terribilmente semplice. Il padre, pur malato, si è opposto alla figlia che voleva uccidersi amandola, agendo nei fatti. (ilmessaggero.it)