Israele cancella post di cordoglio sul Papa: l'ira degli ambasciatori. E il rumoroso silenzio Netanyahu
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Il silenzio, in questo caso, sta facendo rumore. Ma non solo non arriva nessun messaggio di condoglianze da parte del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, né dal ministro degli Esteri Gideon Sa'ar per la morte di Papa Francesco, addirittura, Sa'ar ha chiesto la cancellazione dei post pubblicati dalle ambasciate israeliane nel mondo, scatenando indignazione tra gli ambasciatori israeliani, in particolare quelli nei paesi cattolici. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
L’ufficio del primo ministro israeliano ha diffuso un messaggio ufficiale di cordoglio, dopo il tweet cancellato del 22 aprile. A 3 giorni dalla morte di Papa Francesco, Benjamin Netanyahu “risorge” e fa le condoglianze. (Il Giornale d'Italia)
Trascorsi tre giorni dalla morte di papa Francesco, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ritenuto di dover interrompere con poche parole un suo silenzio apparso come gesto di asprezza verso il Vaticano. (Corriere della Sera)
Tra conciliaboli e congregazioni generali, in Vaticano diventa materia di conclave lo sgarbo delle condoglianze ritirate dal governo israeliano per la morte di Francesco. (La Stampa)
Con queste parole il 20 maggio 2022 papa Francesco ha comunicato al cardinale Rolandas Makrickas che il suo sepolcro sarebbe stato a Santa Maria Maggiore. «La Madonna mi ha detto "Preparati la tomba". (la Repubblica)
Che, secondo alcuni, potrebbe persino avere delle ripercussioni sulla corsa al papato di Pierbattista Pizzaballa. Ma il ritardo della condoglianze da parte di Israele e del premier Benjamin Netanyahu per la morte di Papa Francesco resta un fatto politico evidente. (Virgilio)
L’ufficio del primo ministro ha pubblicato su X un messaggio rivolto al pontefice scomparso lo scorso 21 aprile. Possa riposare in pace”, si legge. (Agenzia Dire)