Nursind (infermieri), urge legge ad hoc per la categoria

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Alto Adige SALUTE

"La direzione è senza dubbio quella giusta, ma confidiamo che soluzioni stabili e di lungo respiro per il personale infermieristico trovino spazio nel pacchetto salute a cui il ministro Schillaci sta lavorando". Il segretario del Nursind, Andrea Bottega, commenta così le misure sulla sanità contenute nel decreto Bollette, licenziato ieri dal Cdm, aggiungendo come, "sulla libera professione, ad esempio, siamo ancora a timide aperture e ben lontani dall'ottenere gli stessi diritti di cui godono i medici. (Alto Adige)

La notizia riportata su altri media

Presente ai lavori Domenico Proietti- Commissario Nazionale UIL FPL e Segretario Confederale Nazionale UIL. (Sassilive.it)

Stop al vincolo di esclusività per infermieri, ostetriche e tecnici sanitari. Ciò vuol dire che questi operatori potranno esercitare la libera professione anche al di fuori delle strutture di appartenenza (non nell'orario di servizio). (Italia Oggi)

Anche Fisioterapisti e Professioni Sanitarie non avranno più il vincolo di esclusività e potranno lavorare in regime di dipendenza e in regime di libera professione. Le novità introdotte dal Decreto Energia, voluto dal Governo Meloni, non avrà i suoi effetti solo su Infermieri ed Infermieri Pediatrici, ma anche sugli altri professionisti della salute non medici. (AssoCareNews.it)

Un primo passo in avanti c’è stato ma siamo, forse, soltanto a poco più di metà strada prima di arrivare alla legge che possa difendere e tutelare la questione del vincolo di esclusività per il personale infermieristico in modo da avere maggiori garanzie anche di fronte ai continui, e crescenti, episodi di violenza che si stanno riscontrando nei Pronto soccorso. (LA NAZIONE)

Uil Fpl. Governo senza coraggio e senza rispetto per gli Infermieri e gli altri Professionisti Sanitari. Il Consiglio dei Ministri ha modificato le previsioni del “Decreto Bollette” per quanto riguarda l’eliminazione del vincolo di esclusività. (AssoCareNews.it)

a una spesa sanitaria che le stesse Regioni giudicano insostenibile, minacciando ulteriori tagli. La crisi della sanità pubblica richiede investimenti congrui e spendibili oggi – incalza l’Intersindacale – mentre il disagio dei professionisti al suo interno necessita di provvedimenti strutturali, e non cosmetici, incluso l’utilizzo della leva retributiva nei loro confronti, senza eccezioni, perché tutti hanno garantito i Lea a spese della qualità della loro vita, delle loro ferie e dell’abuso del loro orario di lavoro. (La Sicilia)