Si contano i danni del devastante nubifragio: almeno 50 alberi a rischio. Numerose vetture bollate, parchi a rischio

Una cinquantina di alberi danneggiati o crollati, negozi allagati e senza corrente, fanghiglia per le strade, danni a lampioni, semafori e cartellonistica stradale. È il primo bilancio dei danni che il forte vento e la devastante grandinata di ieri hanno causato a tutta Torino, anche se alcune zone sono state colpite maggiormente: pioggia, vento, poi grandine grossa come uova. Tra le zone più bersagliate c’è il parco del Valentino, dove sono in corso le verifiche per individuare e delimitare le aree più pericolose. (La Stampa)

Su altri giornali

Il violento nubifragio di venerdì scorso a Torino ha seriamente danneggiato anche le vetrate della facciata di un liceo, il Regina Margherita di via Valperga Caluso 12, non distante dal Po. (Il Messaggero Veneto)

È bastato che l’anticiclone africano si indebolisse un pochino ritirandosi verso Sud e consentendo a correnti atlantiche di scorrere sul suo bordo settentrionale lambendo le Alpi per scatenare il furioso temporale che ieri ha colpito buona parte di Torino, con un nubifragio accompagnato da violente grandinate e raffiche di vento (La Repubblica)

Una violenta grandinata si è abbattuta su Torino, con chicchi grandi alcuni centimetri. Un albero è caduto anche in corso Dante. (Corriere TV)

Chicchi di grandine grandi come palline da ping pong hanno provocato numerosi disagi in città. In alcune zone, come in via Ormea all'incrocio con via San Pio V, l'acqua zampilla dai muri, lasciando increduli residenti e ristoratori. (La Repubblica)

Un forte temporale si è abbattuto attorno alle ore 18:00 di venerdì 2 agosto sulla città di Torino. Le temperature sono crollate da 32 a 24 gradi nell'arco di una decina di minuti. (iLMeteo.it)

Lo riferisce il Comune, che raccomanda attenzione sia nei parchi che lungo le strade. Il bilancio provvisorio del nubifragio con grandine e forte vento del tardo pomeriggio di venerdì a Torino è di una cinquantina di alberi danneggiati, ma il numero pare destinato a salire. (Corriere della Sera)