Con la morte di Nasrallah scosso nel profondo il progetto imperiale iraniano

Dopo l’11 settembre 2001, quando i terroristi di Al Qaeda distrussero le Torri Gemelle provocando migliaia di morti, non tutte le reazioni furono di solidarietà per le vittime: nei Paesi arabi, ci furono folle esultanti che festeggiarono alla notizia, ad esempio tra i palestinesi di Gerusalemme Est. Ad oltre un ventennio di distanza dall’attentato alle Twin Towers, coloro che quel giorno esultarono hanno attraversato l’Oceano Atlantico e fatto proselitismo tra le giovani generazioni di americani. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altre testate

«Un impressionante lavoro di difesa», hanno detto oggi esercito e politici, ma l'Idf non ha fornito nessuna percentuale degli ordigni abbattuti. E i danni, perlomeno quelli a case e strutture civili, si vedono nelle foto pubblicate dai media nazionali. (La Stampa)

Secondo l'agenzia ufficiale dell'Iran Irna, la cerimonia potrebbe tenersi domani, ma non ci sono dettagli né sull'orario né sul luogo della sepoltura. La notizia era già circolata la scorsa settimana, senza trovare conferme. (Sky Tg24 )

Lo riporta il quotidiano libanese L’Orient Le Jour, affermando che le esplosioni sono state udite in tutta la città.Secondo una fonte del gruppo libanese Hezbollah interpellata dal quotidiano, i raid aerei hanno preso di mira l’ufficio stampa del partito. (Agenzia askanews)

A Beirut, sotto un cielo di bombe

Il silenzio dei Paesi arabi seguìto alla morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e poi proseguito con l’invasione del Libano del Sud (e incursioni in Yemen e nel Golfo di Aden), la dice fin troppo lunga sul vero sentimento che cova nell’intero Medio Oriente. (Panorama)

Di primo acchito si rimane «affascinati» dalla tecnologia d’Israele: migliaia di apparecchi cercapersone esplodono all’unisono in tutto il Libano. E l’indomani leggi ancora che centinaia di walkie-talkie sono esplosi in simultanea, seminando ulteriori morti e mutilati. (il manifesto)

Con altri giornalisti corro verso il punto della deflagrazione: un fumo denso, scuro, l’odore di esplosivo bruciato, il vento spinge verso di noi la gigantesca nube che ci avvolge e taglia il respiro. Un boato e poi il rumore di un crollo simile a un terremoto. (Tempi.it)