Sinistra divisa su tutto: Conte non firma il referendum sulla cittadinanza

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La Voce del Patriota INTERNO

La sinistra non riesce a mettersi d’accordo su nulla, anche un tema caro alle opposizioni come quello della concessione della cittadinanza agli stranieri diventa motivo di scontro tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico. La raccolta firme online per il referendum ha raggiunto le 500 mila sottoscrizioni: è festa per politici, influencer, esponenti della sinistra. A guastare i festeggiamenti ci ha pensato il capo del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte che, al posto dei requisiti proposti dal Partito democratico per acquisire lo status di cittadino italiano, ovvero ridurre da 10 a 5 anni la residenza legale nel nostro Paese per poter avanzare la domanda (la cittadinanza passerebbe in automatico ai figli minorenni), punta sullo ius scholae e tira dritto per la sua strada, i grillini hanno già presentato al Senato la propria proposta di legge: ai minori stranieri basterebbe frequentare regolarmente per almeno 5 anni le scuole italiane o conseguire una qualifica professionale triennale o quadriennale. (La Voce del Patriota)

La notizia riportata su altri media

Che il 15 dicembre deciderà sulla sua legittimità. (Corriere della Sera)

Se si possono raccogliere le firme per un referendum come si fa con le petizioni online o con i like sui social, è un bene o un male per la democrazia?All’apparenza sembrerebbe senza ombra di dubbio un bene. (Corriere della Sera)

E l… Ed anche se per sicurezza - la lunga storia dei referendum insegna - occorrerà raccoglierne ancora, con il ritmo sostenuto delle firme digitali non ci sono dubbi sul fatto che l’obiettivo sarà raggiunto. (La Stampa)

Il diritto di cittadinanza, e non soltanto quello, taglia in due gli schieramenti. Il centrosinistra, o meglio il campo largo già messo a durissima prova dalla vicenda del nuovo cda Rai, ma anche il centrodestra: Forza Italia, in una riunione congiunta dei gruppi, oggi stringerà i bulloni della sua proposta di legge sullo ius scholae (Corriere della Sera)

ROMA. Settantadue ore che hanno registrato una corposa mobilitazione di volti noti della cultura, della musica, dello sport e della politica: da Alessandro Barbero a Roberto Saviano, da Zerocalcare a Matteo Garrone, e poi Ghali, Malika Ayane, Julio Velasco e tanti altri. (l'Adige)

Sono state raggiunte le 500mila firme necessarie per convocare il referendum di modifica della legge sulla cittadinanza del 1992 che ha l'obbiettivo di ridurre da dieci a cinque gli anni di residenza in Italia necessari per ottenere lo status. (Il Sole 24 ORE)