Sinistra divisa su tutto: Conte non firma il referendum sulla cittadinanza

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La sinistra non riesce a mettersi d’accordo su nulla, anche un tema caro alle opposizioni come quello della concessione della cittadinanza agli stranieri diventa motivo di scontro tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico. La raccolta firme online per il referendum ha raggiunto le 500 mila sottoscrizioni: è festa per politici, influencer, esponenti della sinistra. A guastare i festeggiamenti ci ha pensato il capo del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte che, al posto dei requisiti proposti dal Partito democratico per acquisire lo status di cittadino italiano, ovvero ridurre da 10 a 5 anni la residenza legale nel nostro Paese per poter avanzare la domanda (la cittadinanza passerebbe in automatico ai figli minorenni), punta sullo ius scholae e tira dritto per la sua strada, i grillini hanno già presentato al Senato la propria proposta di legge: ai minori stranieri basterebbe frequentare regolarmente per almeno 5 anni le scuole italiane o conseguire una qualifica professionale triennale o quadriennale. (La Voce del Patriota)

La notizia riportata su altri media

Roma, 26 set. - "La prossima primavera sia una primavera nella quale i cittadini italiani possano esprimersi direttamente, votando per referendum da questo a quello contro l'Autonomia differenziata, a quello sulla cittadinanza, su cui ricordo sono ancora aperte le sottoscrizioni. (Il Sole 24 ORE)

Di Leonardo Botta (Il Fatto Quotidiano)

A esprimerla è Carlo Calenda, che lo ha spieagto ai giornalisti a margine di un'iniziativa al Senato sul divieto di cellulari nelle scuole. Una "visione differente" sulla questione della cittadinanza, rispetto ai promotori del referendum per ridurre a 5 anni il tempo (attualmente di 10 anni) di residenza legale oggi necessario come pre-condizione per chiedere di diventare cittadini italiani. (il Dolomiti)

Conte non firma per il referendum: la sinistra si spacca anche sulla cittadinanza agli stranieri

È del tutto legittimo l’entusiasmo dei promotori del referendum sulla cittadinanza per aver superato, in così poco tempo, le 500 mila firme necessarie per la celebrazione della consultazione. Ed anche se per sicurezza - la lunga storia dei referendum insegna - occorrerà raccoglierne ancora, con il ritmo sostenuto delle firme digitali non ci sono dubbi sul fatto che l’obiettivo sarà raggiunto. (La Stampa)

Negli ultimi giorni il dibattito sulla cittadinanza in Italia è tornato finalmente su tutte le pagine dei giornali. La proposta ha raggiunto nel giro di pochissimi giorni la soglia minima di 500.000 firme necessaria affinché il quesito possa essere sottoposto alla Corte Costituzionale. (Partito Democratico)

Il traguardo delle 500mila sottoscrizioni è stato raggiunto, ma c'è un dato politico che non può passare inosservato: le opposizioni sono riuscite nell'impresa di spaccarsi anche su questo tema. (il Giornale)