Jannik Sinner, veleno della Davenport: "I soldi sono stati decisivi. Dietro le quinte..."

Jannik Sinner, veleno della Davenport: I soldi sono stati decisivi. Dietro le quinte...
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Dietro alle accuse del mondo del tennis contro Jannik Sinner per il caso doping-Clostebol ci sono, secondo Vincenzo Santopadre, "invidia e gelosia" dei colleghi dell'italiano, numero 1 del ranking Atp. Chissà se anche Lindsay Devenport rientra in questa categoria (e nel caso, a quale delle due). L'ex tennista americana, una che in carriera è stata in grado di vincere tre tornei del Slam, si accoda alle accuse e ai veleni dell'australiano Nick Kyrgios, il più agguerrito contro Sinner. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre fonti

"Sinner ha individuato subito una spiegazione per la sua positività, 15 giorni dopo il controllo anti-doping" ha detto Casper Ruud in un'intervista alla tv pubblica norvegese Tv2. Aver capito subito da dove venisse la sostanza proibita e aver offerto una spiegazione credibile è un elemento a suo favore" ha aggiunto il norvegese. (Tiscali)

Un camion si è ribaltato poco dopo le 20 in strada Matteotti, a San Polo di Torrile. (Gazzetta di Parma)

Con il trionfo a Flushing Meadows, primo italiano di sempre a vincere due Slam nella stessa stagione, Jannik Sinner è ancora di più nella storia del tennis. Il 23enne di San Candido con i punti incamerati con la vittoria del Major statunitense è sicuro di essere il numero 1 del ranking Atp fino al termine della stagione. (MilanLive.it)

Sinner, il pasticcio Wada e le incongruenze sul suo caso: la mancata trasparenza danneggia sia il numero 1 sia la credibilità dell’antidoping

" All’inizio, prima di comprendere il caso e l’evoluzione degli eventi, ho pensato ci fosse qualcosa di strano . Dopo tante frecciate , neanche troppo velate, nel mondo del tennis c'è anche chi si schiera dalla parte di Jannik Sinner , al centro di un caso doping prontamente archiviato. (Tuttosport)

Tutto secretato, per verificare la prima positività (10 marzo, Indian Wells), poi la seconda (18 marzo, ancora metabolita del clostebol nelle urine). Tutto questo è stato possibile perché il tribunale indipendente, che ha poi giudicato il caso, ha ritenuto credibili, plausibili e veritiere le spiegazioni dei fatti che hanno portato la positività dell'atleta. (il Giornale)

Due righe dedicate all’impegno della cosiddetta “trasparenza”, scolpite sul sito della World Anti-Doping Agency (Wada), creata nel 1999, finanziata dal Comitato Olimpico Internazionale (Cio) e dai governi internazionali. (Il Fatto Quotidiano)