Libano: l’Idf attacca una base italiana di Unifil

Libano: l’Idf attacca una base italiana di Unifil
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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Una base Unifil italiana a Shama, in Libano, è stata attaccata ieri con una granata dell’esercito israeliano, l’Idf. L’ordigno ha colpito la palestra senza provocare feriti perchè è rimasta inesplosa. Lo ha riferito il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un contatto telefonico con il nuovo ministro per … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri “sta valutando la proposta ricevuta dagli americani riguardo alla prevista soluzione per fermare la guerra israeliana contro il Libano”. Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha incontrato il suo omologo russo, Sergei Lavrov, a margine del Sir Bani Yas Forum di tre giorni negli Emirati Arabi Uniti. (Corriere della Sera)

Le Nazioni Unite hanno denunciato un attacco a 14 dei 20 camion di un convoglio che trasportava cibo e aiuti umanitari nel centro di Gaza. L'attacco ha colpito il centro di protezione civile nei pressi della città di Baalbek, nel governatorato di Baalbek-Hermel. (Corriere della Sera)

Tra le vittime, riferisce la protezione civile libanese, ci sono cinque soccorritori. Sono 12 le vittime del raid israeliano nell'est del Libano. (la Repubblica)

Colpita palestra della base italiana Unifil a Shama. Tajani: "Chiesti chiarimenti a Israele"

"Ho chiesto chiarimenti al nuovo ministro degli Esteri israeliano su quanto accaduto a Shama. Ho ribadito la richiesta di protezione ai soldati italiani, che sono lì per la pace e non sono terroristi. Lui è st… (L'HuffPost)

"L'ordigno non è esploso ed è stato fatto brillare dal contingente italiano subito dopo", ha affermato all'Adnkronos il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, confermando che è stata una granata a colpire la palestra della base italiana. (il Giornale)

Sarebbe una granata calibro 155 – a quanto si apprende – quella caduta e non esplosa sulla palestra della base italiana Unifil a Shama, in Libano. Un proiettile che, in caso di esplosione, avrebbe potuto provocare vittime. (Open)